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Osimo, una “faglia” alla pista di atletica dopo il restyling: è polemica

Da giorni gli uffici tecnici del Comune starebbero ragionando su come intervenire sulla fessura comparsa di recente in una corsia ma intanto è bagarre dall'opposizione

La faglia nella pista di atletica ad Osimo

OSIMO – Nel novembre 2019 c’è stato il taglio del nastro del restyling della pista di atletica dell’impianto sportivo della Vescovara di Osimo. Un restyling che è costato circa 300mila euro e che ha interessato il rifacimento parziale del fondo della pista, delle varie pedane e il rifacimento completo del manto superficiale colorato, più la sistemazione di una parte della corporatura laterale e nuova segnatura di gara.

La polemica del consigliere Antonelli

Il consigliere delle Liste civiche Sandro Antonelli polemizza oggi sullo stato della pista: «In quell’occasione il sindaco ha dichiarato di aver ottenuto dalla Regione Marche un finanziamento di 75mila euro che sarebbe stato speso nel 2020 per rinnovare tutte le attrezzature della pista. Oggi, a distanza di circa un anno e mezzo, nonostante la corretta manutenzione eseguita dal gestore dell’impianto, la pista presenta già fessurazioni importanti che non lasciano ben sperare per gli anni futuri. Non sono ancora arrivati gli attrezzi e i materiali vari poi, a suo tempo promessi, necessari per il corretto svolgimento dell’attività sportiva. Nonostante questo, il gestore e le società sportive che usufruiscono della pista devono pagare così come tutti i cittadini che entrano nell’impianto. Sono stati spesi soldi pubblici. É stata scelta la ditta giusta per la realizzazione delle opere? I lavori sono stati eseguiti correttamente? Chi ha seguito i lavori ha controllato e ha fatto le opportune verifiche circa la loro corretta esecuzione? Le risposte vere le hanno date i tecnici e i dirigenti delle società che utilizzano la struttura, gli amatori e gli atleti che svolgono la propria attività sportiva ottenendo risultati prestigiosi».

La pista di atletica della Vescovara

La replica del sindaco

Il sindaco Simone Pugnaloni ha preso atto del problema e fatto sapere: «L’amministrazione comunale stava già monitorando da giorni la situazione. L’impianto fu realizzato con i fondi di Italia ’90 nella consapevolezza che si lavorava su terra di riporto con una vena d’acqua sottostante, dunque su un terreno che si muove. Con questa consapevolezza, dopo 30 anni l’amministrazione comunale ha previsto, nel 2019, un restyling dell’esistente, cercando di sistemare le criticità più rilevanti. Per garantire la continuità dell’attività sportiva si è intrapreso un percorso condiviso con la Fidal per non far chiudere l’impianto e anzi, riaprirlo prima possibile. La scelta condivisa è stata quella di rifare completamente due corsie della pista di atletica che erano maggiormente rovinate e depositare sulle altre un nuovo tappetino con verniciatura, perché sbancare e rifarle completamente non avrebbe garantito risultati soddisfacenti e definitivi. Era dunque preventivabile che si potessero presentare nuove criticità, proprio a causa del terreno con la vena sottostante che provoca scollamenti. Questo l’ex assessore allo Sport Antonelli, che oggi segnala la problematica, dovrebbe saperlo bene. I 300mila euro investiti dopo 30 anni di attesa sono stati un investimento strategico e necessario, non più procrastinabile, in un contesto ormai consolidato, l’unico forse possibile quando venne scelto 30 anni fa, seppur non ottimale».

Da giorni gli uffici tecnici stanno ragionando su come intervenire sulla fessura comparsa di recente in una corsia: «Con rapidità assicureremo il riempimento e il conseguente ripristino della sicurezza dell’impianto. Inoltre il Comune sta attendendo il versamento del contributo regionale da 75mila euro per l’acquisto delle attrezzature, con preventivo e possibile fornitore concordato assieme alle due società sportive cittadine di atletica».

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