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Osimo chiude le tre giornate di screening: tutti i numeri

7500 i tamponi effettuati. Preoccupa il focolaio alla casa di riposo Fondazione Recanatesi. Anche Loreto ha aperto il palas per i tamponi

Il Palabaldinelli per lo screening
Il Palabaldinelli fu sede dello screening

OSIMO – Al Palabaldinelli di Osimo oggi, 26 gennaio, è stata l’ultima giornata delle tre utile per sottoporsi a tampone antigenico rapido dedicata agli osimani e ai residenti a Filottrano, Polverigi, Agugliano, Santa Maria Nuova e Offagna. In totale, in tutte e tre le giornate, sono stati 7500 i tamponi effettuati e di questi sono risultati positivi 38 (oggi 17). Per la sola giornata di oggi è stato aperto il Palaserenelli di Loreto: 1788 loretani si sono sottoposti a tampone, sei i positivi. In Valmusone Castelfidardo (che ha ospitato Camerano, Sirolo e Numana) ha chiuso ieri (lunedì 25) dopo due giorni con tremila e 858 tamponi eseguiti e 14 sono risultati positivi (12 fidardensi e due sirolesi).

Il numero dei contagiati alla casa di riposo Fondazione Recanatesi di Osimo invece è salito a 57 tra ospiti e personale sanitario. Il presidente Jacopo Bellaspiga aveva espresso la difficoltà di gestione della problematica alla fine della scorsa settimana e in queste ore il sindaco Simone Pugnaloni ha scritto alla Marina Militare, al comando dell’Esercito e per conoscenza al presidente regionale Francesco Acquaroli e alla Prefettura. «Chiedo un intervento immediato a sostegno della Fondazione che versa in condizioni precarie circa il servizio reso ai propri ospiti perché il Covid ha coinvolto gran parte del personale sanitario. Sicuro che la vostra professionalità sarà utile a sostenere il lavoro quotidiano del personale attualmente presente nella residenza e che potrebbe comprendere le ragioni di questa mia richiesta, un intervento immediato è davvero necessario e prioritario».

Cgil, Cisl e Uil confederali di Osimo, assieme alle federazioni dei pensionati (Spi, Fnp e Uilp) e dei lavoratori della struttura (Fisascat e Fp Cisl, Fp Cgil e Fpl Uil), esprimono grande preoccupazione: «Le persone malate sono in isolamento all’interno della struttura. Chiediamo che venga garantita, attraverso personale medico e infermieristico, sia civile che militare, tutta l’assistenza sanitaria necessaria. La struttura è di tipo socio sanitario e già per la sua normale organizzazione, ma tanto più nell’attuale emergenza sanitaria, non possiede in organico le professionalità sanitarie necessarie a gestire una situazione del genere».

Il presidente del Consiglio regionale Dino Latini si è fatto carico del problema, interessando i servizi della Regione e in particolare quelli della Sanità e la Protezione civile. «La catena degli aiuti si è messa subito in moto sia per quanto riguarda la casa di riposo di Osimo sia per tante altre che sul territorio regionale hanno gli stessi problemi. Ho interessato l’assessore Saltamartini, che oggi ha fatto disporre interventi di unità specialistiche per sopperire alla carenza di personale sanitario. Da stanotte è garantita una maggiore presenza».

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