Attualità

Osimani all’estero, numeri in crescita rispetto al 2016

I dati sono stati estrapolati dal presidente del Consiglio comunale Paola Andreoni da quelli forniti dall'ufficio anagrafe del Comune : «La nostra città si colloca nella Regione al decimo posto tra i Comuni con più iscritti residenti all'estero»

Osimo

OSIMO – Al primo marzo sono tremila e 805 gli osimani iscritti all’Aire, l’anagrafe degli italiani residenti all’estero, il 49,7 dei quali, cioè mille e 894 donne, mentre gli uomini sono mille e 911 pari al 50,2 per cento. Rispetto all’anno precedente gli osimani iscritti all’Aire sono aumentati di 117 unità, un incremento pari al 3,17 per cento. L’incidenza degli iscritti all’Aire nel Comune, sul totale della popolazione, è pari all’11 per cento mentre quella regionale è del 8,3 per cento, fatto che colloca Osimo tra i comuni delle Marche con la più alta incidenza di iscritti all’Aire.

Numeri che spaventano un po’ e che soprattutto mettono in risalto uno spaccato d’attualità perché fanno pensare che forse Osimo, come tante altre realtà di provincia, è ancora una ridente cittadina ma forse non offre grandi prospettive di lavoro o almeno, molti osimani, la percepiscono in questo modo. Per circa il 79 per cento degli osimani residenti all’estero l’iscrizione è avventa per nascita mentre sono stati 799 gli osimani iscritti per espatrio, cioè quelli che hanno fatto i bagagli e se ne sono andati in cerca di migliori opportunità.

I dati sono stati estrapolati da quelli forniti dall’ufficio anagrafe del Comune dal presidente del Consiglio comunale Paola Andreoni che ha deciso di effettuare la ricerca: «I dati dicono che ogni mille residenti ben 105 risultano iscritti e la nostra città si colloca nella Regione al decimo posto tra i Comuni con più iscritti residenti all’estero».

Gli osimani all’estero risiedono in ben 61 Paesi: considerando le principali nazioni di adozione, l’Argentina si colloca al primo posto seguita dalla Francia con il 4,70 per cento, dalla Spagna, 4,18, e dalla Germania, 3,68 per cento. L’Argentina, raggiunta da molti per ritrovare i parenti e magari un posto si lavoro, è il primo Paese anche in tutte le altre città della Provincia e delle Marche a eccezione di quella Pesaro-Urbino dove c’è la Svizzera. Dalla distribuzione per classe d’età la quota preponderante è costituita dagli ultra 65enni, 22,79 per cento, a fronte della classe compresa tra i 18 e i 24 che rappresenta la percentuale minore, 7,39. I maggiorenni sono in totale tremila e 326, l’87,41 per cento del totale.

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