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Ordigno bellico a Fano, allarme rientrato. 23mila persone ritornano a casa

Potranno ritornare a casa le 23mila persone evacuate dopo le operazioni di rimozione e messa in sicurezza dell'ordigno bellico della Seconda Guerra Mondiale. La bomba, è stata trasferita in mare a diversi chilometri dalla costa dove sarà fatta brillare

Il Coc nella gestione dell'emergenza
Il Coc nella gestione dell'emergenza

FANO- La città tira un sospiro di sollievo dopo ore di tensione e torna via via alla normalità. Potranno ritornare a casa le 23mila persone evacuate (leggi l’articolo) dopo le operazioni di rimozione e messa in sicurezza dell’ordigno bellico della Seconda Guerra Mondiale, carico di oltre 200 kg di tritolo, trovato ieri (13 marzo) durante i lavori della multiservizi Aset per realizzare uno scolmatore vicino alla spiaggia Sassonia. La bomba, è stata trasferita in mare a diversi chilometri dalla costa dove sarà fatta brillare con un’operazione congiunta tra Esercito Italiano e Marina Militare. Ieri sera in vari quartieri di Fano, 23mila persone  erano state completamente evacuate e ospitate da parenti o in palestre e parrocchie della città. Le verifiche sull’ordigno, infatti, avevano accertato che poteva esplodere: era stato accidentalmente innescato durante i lavori di escavazione e aveva una spoletta ritardata che avrebbe potuto far detonare la bomba entro 144 ore.

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