Attualità

Oltre un milione di euro per le scuole di Rapagnano: il Fermano prova a rinascere dopo il terremoto

Interventi attesi, quelli approvati dall'Usr, che si svolgeranno nel corso dei prossimi mesi. Il tutto a sei anni dalle scosse del 2016

RAPAGNANO – Innovazione, sicurezza e un nuovo look per le scuole di Rapagnano. L’Ufficio Speciale Ricostruzione ha infatti liquidato il primo anticipo per i due interventi programmati nel comune in provincia di Fermo, vale a dire quelli sulla palestra della scuola media ‘Don Bosco’ (che prevede un importo di 500.000 euro) e sulla materna-primaria della “Rodari” (3 milioni e 280mila euro): si tratta di una cifra di un milione e 244mila euro, sul totale di tre milioni e 780mila euro.

Gli interventi

Dunque, per la ‘Don Bosco’ sono stati liquidati 180.255 euro e per la ‘Rodari’ 1.064.287 euro in favore del soggetto attuatore, che in questo caso è il Comune di Rapagnano. I due progetti puntano a migliorare l’offerta scolastica del comprensorio attraverso un’ambiziosa opera di restyling post sisma. Sulla palestra della “Don Bosco”, ad esempio, il miglioramento/adeguamento sismico si baserà sull’applicazione di un sistema innovativo coperto dal brevetto dell’ingegner Alessandro Balducci, pluripremiato con medaglia d’oro e riconoscimento di merito della Giuria Internazionale alla 41esima edizione del Salone delle Invenzioni di Ginevra. Il sistema prevede la realizzazione di torri dedicate alla protezione sismica, equipaggiate con dispositivi di dissipazione di energia, da disporre all’esterno degli edifici, senza interferire con gli spazi interni e senza interromperne la funzionalità. Si tratta senza dubbio di una novità per tutto il territorio, che crea vantaggi anche a livello di costi rispetto alle tradizionali tecniche di protezione sismica, grazie all’abbattimento degli oneri indiretti legati alla sistemazione degli spazi interni e all’interruzione e/o delocalizzazione delle attività. L’elevata efficacia del sistema garantisce l’immediata operatività dell’edificio anche per sismi di notevole intensità. Inoltre, con l’elevata dissipazione ottenuta si limitano le accelerazioni di piano preservando anche elementi non strutturali. Gli spazi creati dalle strutture delle torri dissipative possono essere sfruttati per la collocazione, al loro interno, di scale di emergenza e ascensori, oltre che per riqualificare gli edifici esistenti con cui si interfacciano. La collocazione esterna delle torri rende il sistema di protezione sismica completamente reversibile. Infine, gli aspetti che riguardano la manutenzione e l’ispezione periodica dei dispositivi vengono molto semplificati grazie alla collocazione in una unica zona alla base delle torri.

L’altro edificio

Per la ‘Rodari’, invece, è prevista la demolizione e la ricostruzione ex novo della struttura. Sarà dotata di ampie corti coperte che affacciano direttamente sulle corti interne a cielo libero, per consentire in futuro un eventuale utilizzo di tali spazi come aule, in modo da garantire una possibile espansione del complesso scolastico. La palestra, che si sviluppa su un solo piano, subirà interventi volti al solo adeguamento sismico, mantenendo l’attuale configurazione funzionale. Il progetto originario riguarda la realizzazione di un impianto scolastico di tipo misto con previsione di scuola materna ed elementare nonché spazi per l’asilo nido.

© riproduzione riservata

Ti potrebbero interessare