Ancona-Osimo

Un nuovo volto per la città, Osimo presenta il Piano urbanistico comunale

Il nuovo Puc si pone come obiettivo principale quello di superare il contenzioso con la Provincia per il Prg 2008 che presenta aree contestate per non essere allineate alle normative sovraordinate

La squadra coinvolta nella redazione del Piano urbanistico di Osimo
La squadra coinvolta nella redazione del Piano urbanistico di Osimo

OSIMO – Viene presentato stamattina, 25 marzo, in assemblea pubblica nella sala consiliare il nuovo Piano Urbanistico Comunale, che non sarà una semplice revisione del piano regolatore 2008. «Si tratta di un lavoro iniziato anni fa grazie alla convenzione stipulata tra Comune e Politecnica delle Marche per studiare un nuovo piano urbano di Osimo innovativo e sostenibile – spiega il sindaco Simone Pugnaloni -. Dopo la concertazione nei quartieri con l’Arcipelago dei contesti siamo arrivati al momento dell’adozione preliminare del Puc prevista in consiglio comunale giovedì 30 marzo. Per questo negli ultimi giorni si sono tenuti incontri con gli ordini professionali (geometri, architetti, ingegneri e geologi) ricevuti giovedì (23 marzo) in Municipio e con le Consulte comunali Ambiente e Attività produttive, quindi, oggi la presentazione alla cittadinanza prima dell’avvio dell’iter nelle sedi istituzionali».

Il nuovo Puc

Il nuovo Puc si pone come obiettivo quello di superare il contenzioso con la Provincia per il Prg 2008 che presenta aree contestate per non essere allineate alle normative sovraordinate. «Questo ci ha spinto a ridurre di ben 97 ettari le aree edificabili su tutto il territorio osimano, che torneranno agricole. Inoltre scompaiono gli Ambiti di trasformazione strategica inseriti nel vecchio Prg 2008 che impegnava diversi privati in un unico agglomerato lottizzabile dal quale ricavare le risorse per la strada di bordo a sud. Alcuni Ats non sono partiti per il mancato accordo tra i diversi proprietari dei terreni inseriti nell’agglomerato da lottizzare, altri sono sub-judice per il ricorso al Tar della Provincia, altri fermati dalla crisi del settore e la sua saturazione. Questi sono solo i primi risultati che otterremo con il Puc, che nel suo complesso apporta tante novità fondamentali nella pianificazione della Osimo del futuro, con una duplice chiave di lettura. Quella attraverso gli elaborati e quella attraverso le Norme tecniche di attuazione».

Le schede e i Piani

Per quanto riguarda gli elaborati sono previste tre tipologie di schede di assetto particolari, che andranno anche a sostituire i vecchi Ats. «La prima scheda riguarda le aree private da edificare con vincoli sulle zone fragili e il Comune che indicherà dove e come costruire per tutelare l’ambiente. La seconda scheda riguarda la rigenerazione urbana con 33 aree già individuate dove i proprietari otterrebbero un premio volumetrico del 15 per cento se superano la situazione di degrado. Ad esempio un capannone in disuso all’interno di una zona residenziale, seguendo il concetto del recupero urbano e di riduzione di consumo di nuovo suolo. Infine la terza scheda riguarda gli ex permessi convenzionati, ovvero gli accordi pubblico-privati che impegnano questi ultimi a realizzare in loco opere pubbliche per avere l’autorizzazione all’intervento urbanistico».

Per quanto riguarda invece le Norme tecniche di attuazione, saranno esemplificate negli usi, si baseranno anche su un nuovo indice molto significativo che sarà per la prima volta qualitativo (il Baf, che prescrive specifiche tecnologie costruttive più rispettose dell’ecosistema), inoltre non si limiteranno a pianificare per zonizzazione ma si muoveranno seguendo quattro allegati moderni di programmazione: il Piano di abbattimento delle barriere architettoniche, il Piano per la mobilità sostenibile, il Piano del verde e i Patti di collaborazione per la gestione di spazi per i servizi pubblici in ambito culturale e sportivo.

La micro-zonizzazione sismica

Il nuovo Puc di Osimo sarà il primo in regione ad aver recepito la micro-zonizzazione sismica fondamentale nella gestione di protezione civile ed il primo a proporre una Rete ecologica comunale. Ora, finita la fase di concertazione, si apre l’iter istituzionale con l’adozione preliminare giovedì in Sala Gialla, quindi 60 giorni di legge per le osservazioni dei cittadini, nuovo passaggio in consiglio per l’adozione definitiva, 120 giorni di tempo per le osservazioni dalla Provincia di Ancona, infine per marzo 2024 il voto in consiglio comunale per l’approvazione definitiva.

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