PESARO – Nuova Questura, il Siulp chiede garanzie.
Il segretario provinciale Marco Lanzi evidenzia alcune questioni dopo che negli ultimi giorni il sindaco Andrea Biancani ha chiesto di conoscere il destino della nuova questura, prevista all’ex caserma Cialdini, ma i cui lavori non sono mai iniziati.
«Da sempre la Questura è divisa in due tronconi: l’Ufficio Immigrazione e gli uffici del personale e tecnico logistici in via Orazio Flacco e tutti gli altri in via Giordano Bruno. Già questa è una anomalia che crea disfunzionalità, con personale che deve fare avanti e indietro fra le due strutture per definire pratiche. Entrambi gli edifici sono sotto sfratto e stanno cadendo a pezzi perché non vengono effettuati lavori di straordinaria manutenzione da parte delle società che ne detengono la proprietà. Si sta cercando una soluzione per spostare tutti gli Uffici del secondo piano e parte del primo piano in altre sedi, soffitti e finestre rischiano di crollare e in parte sono già crollati. I sistemi antincendio sono privi delle necessarie revisioni. Gli impianti di condizionamento sono quasi del tutto mancanti e nel periodo estivo il personale è costretto a lavorare in condizioni inaccettabili».
«Nel 1998 il SIULP individuò la perfetta soluzione per la Nuova Questura: l’ex carcere minorile, area demaniale e baricentrica, con ampi spazi a disposizione. Purtroppo gli amministratori politici locali la pensavano diversamente: acquisita dalla provincia e successivamente anche dal Comune di Pesaro, dopo anni di incuria e abbandono, l’area è stata venduta quattro mesi fa all’asta ad una società di Modena che vi costruirà probabilmente degli appartamenti. Fantastico, appartamenti per ricchi al posto di una Questura».
La cronistoria racconta una fila di fallimenti. «Nel tempo sono stati firmai ben tre protocolli di intesa: via Lamarmora, ex Intendenza di Finanza, e la caserma Cialdini, con tanto di conferenze di stampa del Prefetto, del Sindaco, del Questore e del Sottosegretario all’Interno di turno che annunciavano dettagliati cronoprogrammi dei lavori e la consegna di una Nuova Questura alla cittadinanza in tempi brevi. Siamo ancora all’anno zero perché sono sempre state individuate aree assolutamente inadeguate per svariati motivi, come la mancanza di spazi o insormontabili problematiche tecniche a cominciare dal rispetto dei criteri antisismici. Hanno sempre cercato di rifilarci quello che altri avevano da tempo abbandonato. Ora il Sindaco di Pesaro propone la caserma dei Vigili del Fuoco lungo la nazionale. I Vigili del Fuoco da anni chiedono di lasciarla, finalmente sembra sia stata trovata la soluzione per dar loro una nuova caserma con la recente firma del relativo protocollo. Se era inadeguato per i Vigili del Fuoco non può essere certo rappresentare una soluzione per la Polizia di Stato. Quanto costerà la demolizione? Quanto costerà la ricostruzione di un nuovo edificio? Quanti anni ci vorranno per demolire e ricostruire? L’area di Case Bruciate non è baricentrica, certo. Con le opzioni disponibili allo stato attuale è però l’unica soluzione per poter costruire il prima possibile la Nuova Questura. Le due ipotesi di Case Bruciate e di via Nazionale siano attentamente valutate non per fini di propaganda elettorale ma considerando le risorse economiche a disposizione e la reale disponibilità di spazi necessari per costruire una Questura funzionale».