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Nuova ordinanza di custodia cautelare, Giuseppe e Simone Santoleri rimangono in carcere

Firmata questa mattina, 24 marzo, dal Gip di Teramo, Roberto Veneziano, dopo il passaggio di competenze dalla Procura di Ancona. Padre e figlio sono in carcere con la pesante accusa di omicidio volontario aggravato e distruzione di cadavere della 64enne pittrice Renata Rapposelli

Il figlio di Renata Rapposselli, Simone Santoleri
Il figlio di Renata Rapposelli, Simone Santoleri

ANCONA – Il Gip di Teramo, Roberto Veneziano, ha emesso una nuova ordinanza di custodia cautelare – firmata questa mattina, 24 marzo – nei confronti di Giuseppe e Simone Santoleri, padre e figlio, già ristretti nel carcere teramano dai primi di marzo su ordinanza del Gip di Ancona, accusati di omicidio volontario aggravato e distruzione di cadavere (per cui è prevista la pena massima, l’ergastolo) di Renata Rapposelli, pittrice di 64 anni, ex moglie e madre dei due.

Si è resa necessaria in quanto è cambiata la competenza territoriale, dalla Procura di Ancona a quella di Teramo che a sua volta, entro 30 giorni, doveva emetterne, appunto, una nuova. Il rischio, la remissione in libertà di padre e figlio. La pittrice, infatti, secondo l’ipotesi investigativa, sarebbe stata uccisa proprio a Giulianova, nell’abitazione dove i due abitavano.

Con questa nuova ordinanza, pertanto, il Gip teramano ha confermato la permanenza in carcere di Giuseppe e Simome Santoleri.

Gli avvocati difensori Gianluca Reitano, Gianluca Carradori e Alessandro Angelozzi ne prenderanno visione lunedì prossimo 26 marzo.

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