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Numero unico per le emergenze 112, Ferretti: «Fondamentale il filo diretto con i cittadini»

Il dirigente del sistema integrato delle emergenze per la Regione Marche ci spiega il funzionamento del Nue 112. Da marzo sarà collegato anche alla Capitaneria di Porto

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La Regione Marche

ANCONA – Il numero unico per le emergenze 112 (Nue 112), voluto dall’Unione Europea, è attivo nelle Marche dallo scorso 10 dicembre. Digitando il 112 si avrà la possibilità di entrare in contatto con Polizia, Carabinieri, Vigili del Fuoco e Soccorso sanitario previa breve intervista con l’operatore che risponderà alla chiamata.
Con Maurizio Ferretti, dirigente del sistema integrato delle emergenze per la Regione Marche, abbiamo approfondito la tematica chiarendo alcune questioni.

«Il numero è stato voluto dall’UE ed è valido praticamente ovunque – spiega Ferretti -. In Italia è partito in alcune regioni pilota e come Marche siamo attivi dal 10 dicembre in sinergia con l’Umbria perché il bacino d’utenza deve essere di almeno 2 milioni di abitanti per attivare il servizio».

Nello specifico ci sarà un filo diretto con i cittadini e con le emergenze al fine di migliorare la tempestività nell’intervento a seconda delle esigenze: «I nostri operatori risponderanno a tutte le chiamate riguardanti fatti d’emergenza per i numeri che originariamente corrispondevano a Polizia, Carabinieri, Vigili del Fuoco e servizio sanitario. Inoltre posso annunciare che da marzo 2021 avremo anche il collegamento con il 1530 che è quello legato al soccorso in mare ovvero la Capitaneria di Porto».

Cosa accade al momento della telefonata al 112? «I nostri operatori – dice Ferretti – sottoporranno il cittadino a una breve intervista e poi passeranno la chiamata in relazione a quelle che sono le reali esigenze. La cosa più importante è il filtro delle chiamate, tutto ciò che è inutile viene valutato. Inoltre, visti i tempi di pandemia, siamo in grado anche di mettere in contatto con il servizio assistenziale e questa mi sembra una cosa molto importante».