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“Non è mai troppo tardi”. L’autismo secondo la Strada di Erm

La Regione Marche dà il via libera a due centri nelle Marche, uno per l'età evolutiva a Fano e l'altro per l'età adulta a San Benedetto del Tronto. L'esperienza ad Ancona dell'associazione culturale che ha attivato con i pediatri un progetto per l'individuazione dei segni precoci nei bambini dai 18 ai 24 mesi

ANCONA- Saranno due i centri per l’autismo nelle Marche, uno per l’età evolutiva già operativo presso l’Ospedale di Fano e l’altro per l’età adulta che sarà costituito presso il Distretto Sanitario di San Benedetto del Tronto. Una risposta, quella data dalla Regione Marche, per colmare la carenza di servizi rivolti ai pazienti autistici in età adulta. Nelle Marche, secondo recenti dati epidemiologici del Centro regionale autismo di Fano, i Disturbi dello Spettro Autistico hanno un incidenza di 304 casi nella fascia di popolazione di età compresa tra i 0 e i 18 anni, dei quali un 70% con ritardo mentale. Ad Ancona l’Associazione Culturale “La strada di Erm” ha attivato in collaborazione con i pediatri del territorio un progetto per l’individuazione dei segni precoci di autismo nei bambini dai 18 ai 24 mesi. In cantiere anche laboratori ed altre attività rivolte a tutte le fasce di età.

Le Marche avranno due centri per l’Autismo. È questa la risposta sanitaria fornita dalla Regione Marche a sostegno dei soggetti colpiti dal Disturbo dello Spettro Autistico. Dopo l’apertura nel 2002 del Centro Autismo per l’età evolutiva a Fano presso l’Azienda ospedaliera Marche Nord (U.O. Neuropsichiatria infantile), sarà istituito un altro centro, stavolta per l’età adulta, presso il Distretto Sanitario di San Benedetto del Tronto (Unità multidisciplinare per l’età adulta). La Giunta regionale ha infatti chiesto il parere alla Commissione assembleare per condividere criteri, modalità e finalità. «Saranno due punti di riferimento specialistici regionali per accedere a una serie di servizi della rete territoriale – chiarisce il presidente Luca Ceriscioli –. Le Marche, prima tra le Regioni italiane a dotarsi di una normativa organica sui disturbi dello spettro autistico con la legge regionale 25/2014, promuovono ora la piena integrazione sociale, scolastica e lavorativa di queste persone, riconoscendo l’autismo come patologia altamente invalidante che richiede una presa in carico a 360 gradi”. Secondo il governatore «la necessità di istituire i due centri parte dal presupposto che i bisogni assistenziali per l’autismo possano essere più efficacemente gestiti in un percorso dedicato e strutturato, con personale formato e servizi specifici». Per l’avvio dei due Centri la Regione destina 500mila euro (250 mila a struttura), mentre dal 2018 l’attività verrà finanziata attraverso il Fondo sanitario.

Una patologia, quella dell’Autismo, che nel mondo colpisce quasi un bambino su 160. Insorge nei primi anni di vita e permane anche durante l’adolescenza e la vita adulta. Nelle Marche, secondo recenti dati epidemiologici del Centro regionale autismo di Fano, i Disturbi dello Spettro Autistico hanno un incidenza di 304 casi nella fascia di popolazione di età compresa tra i 0 e i 18 anni, dei quali un 70% con ritardo mentale. Un disturbo al maschile, che colpisce in prevalenza i maschi, quasi dalle tre alle quattro volte in più rispetto alle femmine.

Mauro Mario Coppa Direttore dei servizi educativi Lega del Filo d’Oro di Osimo e Direttore Sanitario dell’Associazione Culturale “La strada di Erm”

«Saluto con favore la determinazione della Regione Marche nell’istituire un secondo centro per l’Autismo – afferma Mauro Mario Coppa, direttore dei Servizi Educativi alla lega del Filo D’Oro di Osimo e Direttore Sanitario dell’Associazione Culturale “La strada di Erm” di Ancona – attualmente infatti nelle Marche mancano servizi per l’età adolescenziale e adulta, come se dopo i 18 anni la persona non fosse più affetta da autismo. Già da tempo le famiglie e l’Angsa (Associazione Nazionale Genitori Soggetti Autistici) chiedevano la costituzione di un centro per l’età adulta, pertanto è un passaggio assolutamente importante quello che la regione ha effettuato e che potrebbe dare una prima risposta, anche se non ancora esaustiva, alle famiglie. Rileviamo sul territorio la carenza di servizi post scuola e di servizi per l’inserimento professionale dei soggetti autistici ad alto funzionamento, come ad esempio quelli che hanno sviluppato abilità linguistiche. Mentre per l’età evolutiva ci sono numerosi servizi, basti pensare al centro attivo a Fano, per l’età adulta mancano. Servirebbero un progetto e servizi idonei: gli autistici over 18 anni o sono a casa oppure collocati in centri diurni, dove la persona autistica magari si trova a dover convivere con soggetti affetti da altre problematiche come ad esempio i disturbi psicofisici, in una commistione non adeguata».

Secondo i dati Angsa il 70% dei soggetti affetti da autismo ha anche un ritardo cognitivo con conseguenti difficoltà ad apprendere abilità scolastiche e professionali.

«Speriamo perciò che l’istituzione di questo secondo centro – prosegue il dottor Coppa –  che inizialmente era stato individuato a Jesi ed ora invece a San Benedetto del Tronto, porti alla costituzione di centri diurni di tipo professionale per mantenere le abilità scolastiche e di autonomia personale acquisite e per sviluppare percorsi di tipo professionale con la costituzione di cooperative e la collaborazione con aziende pubbliche e private».

L’autismo è un disturbo del neurosviluppo da non sottovalutare: se nel 2000 colpiva nel mondo un bambino su 700, oggi, secondo recenti stime dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, almeno 1 bambino su 160 è affetto da Disturbi dello Spettro Autistico. L’incremento dei casi registrati sembrerebbe da ascriversi non solo ad una diagnosi più accurata, ma anche ad un aumento dei possibili fattori di rischio. In alcuni casi le persone affette da Autismo sono in grado di vivere una vita indipendente e produttiva, mentre in altri casi questi disturbi comportano disabilità severe che richiedono supporto e cure.

Ad Ancona il dottor Mauro Mario Coppa ha costituito “La strada di Erm”,  associazione ludico-culturale con sede in via Madre Teresa di Calcutta 1, che ha attivato il progetto “AnconAutismo”.

«Stiamo costituendo laboratori e attività ambulatoriali per bambini e ragazzi con autismo – precisa Mario Mauro Coppa, presidente dell’Associazione –. Sono previsti anche corsi di formazione per genitori, operatori sociali e insegnanti. Due anni fa siamo partiti con “Non è mai troppo tardi”, un’iniziativa in collaborazione con i pediatri di Ancona che prevede la somministrazione di un questionario ai genitori di bambini dai 18 ai 24 mesi per l’individuazione precoce degli indicatori di rischio autismo, da validare poi attraverso un approfondimento diagnostico. Pensiamo infatti che l’individuazione precoce dei segni dell’Autismo sia molto importante e a tal proposito vorremmo estendere questo progetto anche agli asili nido per individuare quei bambini che non hanno ancora sviluppato il linguaggio, che manifestano assenza di contatto oculare e che mostrano movimenti stereotipati e ripetitivi». L’Associazione Culturale “La strada di Erm” , centro accreditato per la diagnosi e il trattamento dei DSA, ha in cantiere anche altri nuovi servizi e progetti dedicati a bambini, ragazzi e adulti con spettro autistico.

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