Attualità

No degli ambientalisti al taglio degli arbusti al Parco Miralfiore contro lo spaccio

I pusher sono soliti nascondere le droghe tra la vegetazione. «Una attività sconcertante che non risolve il problema». Continuano i controlli: una denuncia

Il parco Miralfiore

PESARO – Parco Miralfiore, il luogo dove i pusher nascondono le droghe tra gli arbusti. Ma da una decina di giorni è in corso il taglio della vegetazione tra il viale e la ferrovia proprio per  limitare l’attività degli spacciatori. Ma le associazioni ambientaliste non ci stanno.

«L’effetto è profondamente sconcertante – dicono F.I.A.B. Marche, Gruppo Zero G0, Italia Nostra Pesaro, La Lupus in Fabula, Legambiente Pesaro,  Lipu Pesaro e Wwf Pesaro – A qualcuno piace. Ai naturalisti, agli amanti e conoscitori del verde no. Un bosco è una comunità di piante, con una struttura: ha una volta forestale, dove le chiome degli alberi più grandi ed alti chiudono in parte il bosco, quasi un tetto; ha diversi strati, diversi piani dove altri alberi, allargano di tanto o di poco le loro chiome.
Tutto questo occupa gran parte dello spazio disponibile, poiché lo scopo delle foglie, portate sui rami, è di intercettare la luce, onde fare fotosintesi. Noi sappiamo che il prodotto di scarto della fotosintesi è l’ossigeno.

Ciò che resta dei tagli effettuati ad oggi è solo la deturpazione del bosco, nel suo aspetto e nelle sue funzioni; rischieremmo di risultare superficiali se pensassimo con questo di risolvere il problema dello spaccio di stupefacenti.
Lo spaccio si svolge in ogni dove perché esiste una forte domanda.
Per attenuare lo spaccio è necessario agire alla radice del problema, non eliminare le radici dal parco. Siamo certi che gestire una città, con le sue diverse esigenze, visioni, necessità, sensibilità, sia esercizio delicatissimo. Appunto per questo è necessario ascoltare con debita attenzione ogni fonte d’informazione prima ancora di operare determinate scelte.
Importante a questo punto è fermare lo scempio in atto e riflettere assieme su come sia possibile coniugare i diversi obiettivi evitando di arrecare a noi stessi più danno che beneficio».

Intanto i carabinieri hanno effettuato una serie di controlli nella zona e hanno denunciato un 40enne originario di Bari, pluripregiudicato, perché aveva con sé due coltelli. Ma i cani non hanno trovato droga al parco.

Ti potrebbero interessare