Ancona-Osimo

Nei centri giovanili si inaugura il nuovo anno

Frequentati ogni giorno da oltre 50 ragazzi, i centri di Ponterosso, Archi e Torrette continuano le loro attività. Venerdì si inaugura il nuovo anno nel centro di Torrette

Inaugurazione Centro giovanile di Ponterosso (Foto: Comune di Ancona)

ANCONA – Sono tre i centri giovanili di aggregazione (dai 14 ai 28 anni) del Comune: Ponterosso, Archi e Torrette. Venerdì alle 17.30 verrà inaugurato il nuovo anno nel centro giovanile di Torrette, mentre venerdì scorso l’assessore alla Partecipazione Democratica Stefano Foresi ha già aperto l’attività per l’anno 2017 in quello di Ponterosso. Questi tre centri, frequentati ogni giorno da oltre cinquanta ragazzi, sono un’occasione di incontro con altri coetanei ma anche luoghi per i compiti, la musica e il confronto con gli operatori del Cooss Marche su tematiche adolescenziali.

L’assessore Stefano Foresi inaugura il centro giovanile di Ponterosso (Foto: Comune di Ancona)

I ragazzi che li frequentano sono soprattutto del quartiere ma anche di zone vicine e al loro interno ci sono la connessione wifi e alcuni giochi, tra cui ping pong e biliardini. Esiste anche un comitato di gestione, composto ed eletto dai ragazzi, che organizza attività e laboratori, come ad esempio quello di cucina, una volta alla settimana, quando il centro resta aperto la sera e i giovani frequentatori mangiano quello che hanno prodotto durante il laboratorio.

In occasione delle festività organizzano pullman per gite e promuovono tornei (playstation, ping pong) e domani nei centri di Ponterosso e gli Archi ci sarà la festa di san Valentino e dell’amicizia. In tutti i tre centri esiste una sala musica dove gli artisti in erba hanno a disposizione amplificazione, mixer e strumentazioni. Nelle prime ore del pomeriggio è possibile anche far fitness in una stanza idonea e per chi ne ha bisogno, c’è anche la possibilità di avere un aiuto concreto per i compiti.

«I centri sono aperti da anni – spiega Sabrina Ceselli, responsabile degli operatori e del centro giovanile degli Archi – e i ragazzi li vivono come casa. Il centro favorisce anche l’integrazione perché permette un dialogo e un confronto sereno tra le diverse nazionalità. Gli operatori sono un punto di riferimento per problematiche adolescenziali che spesso non arrivano ad un confronto diretto in famiglia».

«Stiamo anche lavorando – spiega Silvano Mascaretti, coordinatore dei centri giovanili del Comune – per la formazione di un gruppo di manutenzione composto da giovani che esegui in questi centri alcuni interventi, come pittura delle stanze e riparazione delle serrature. Stiamo creando un gruppo tennis da tavolo per poter realizzare delle gare e anche i giovani rifugiati qui trovano l’occasione per impegnarsi, come è successo per il ripristino del verde di via Marchetti».

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