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Jesi e Camerino insieme per sconfiggere malaria, dengue e zika

La startup italiana Biovecblock, spinoff dell'Università di Camerino attiva presso l'incubatore di imprese JCube, sale sul podio della “Global Social Venture Competition” di Berkeley

JESI – La start up innovativa Biovecblok sale sul podio della “Global Social Venture Competition” (GSVC), la competizione internazionale dedicata alle startup con elevato impatto sociale, organizzata dalla prestigiosa Università della California di Berkeley.

Biovecblock, spinoff dell’Università di Camerino e startup incubata presso JCube (hub d’innovazione del Gruppo Industriale Maccaferri), ha ottenuto così il terzo posto. Dalla prima edizione del GSVC – nata nel 1999 – è la prima volta che un team italiano sale sul podio, rivaleggiando con le startup delle più prestigiose università come MIT, Berkeley e Stanford.

La GSVC riceve ogni anno più di 500 richieste di partecipazione da startup provenienti da oltre 50 paesi di tutto il mondo con l’obiettivo di sostenere una nuova generazione di imprenditori, fornendo loro mentoring, networking e premi in denaro per trasformare le loro idee in realtà in grado di migliorare la società contemporanea.

La startup italiana, che aveva già ricevuto il “Premio Gaetano Marzotto” nonché il “Premio Nazionale dell’Innovazione” si è quindi distinta per: qualità della ricerca, impatto sociale e business management.

Per Claudia Damiani, group leader di Biovecblok, «è stato importante aver ottenuto il supporto dell’incubatore JCube, che fornisce quel know-how industriale di cui abbiamo bisogno, soprattutto in considerazione del fatto che il nostro team è composto prevalentemente da biologi»

I giovani ricercatori di Biovecblok hanno partecipato alla competizione di Berkeley presentando il prodotto “Atlas”, un insetticida biologico e non tossico, per combattere le malattie trasmesse dalle zanzare come la malaria, la dengue e la zika: «L’elemento innovativo – prosegue Claudia Damiani – è rappresentato dal fatto che, per la prima volta, la zanzara diventa lo strumento di diffusione del biocida da noi sviluppato, evitando in questo modo il rilascio di composti chimici tossici presenti nei comuni insetticidi. Le zanzare infettano annualmente oltre 600 milioni di persone uccidendone circa 1,2 milioni. Nel 2016 sono stati diagnosticati oltre 10.000 casi di microcefalia, una malformazione congenita del cervello causata dal virus zika, trasmesso da questi insetti. Con Atlas contiamo di ridurre fortemente il numero di persone affette da queste patologie».

A Berkeley, luogo dell’innovazione tecnologica e scientifica, la startup si è aggiudicata un premio in denaro e vedrà nel proprio advisory board la presenza di Murray Vince, Senior Director della Intellectual Venture di Seattle, fondata da Microsoft.

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