Attualità

Morro d’Alba: per Stefano Mancinelli pioggia di premi per vino, olio e grappa

L'azienda morrese ottiene riconoscimenti importanti per la qualità delle produzioni. Il titolare: «Speriamo di tornare presto alla normalità»

L'imprenditore Stefano Mancinelli
L'imprenditore Stefano Mancinelli

MORRO D’ALBA – Vino, olio e grappa al top. Non si smentisce mai l’azienda Mancinelli. Tutto ciò che fa, incassa riconoscimenti prestigiosi. La Lacrima di Morro D’Alba Superiore (2018) è salita in cima al podio dei vini marchigiani. Non solo. Stefano Mancinelli, l’appassionato titolare della cantina, ha ricevuto persino un “premio alla carriera”, se così si può dire, per aver investito idee e competenze sul relativo vitigno, averlo promosso e reso riconoscibile in Italia e nel mondo, preservandone l’identità territoriale. «Siamo stati i primi a valorizzare questo nostro prodotto, sia nelle modalità di promozione che in quelle di vendita – spiega -. Prima di noi, ciò non accadeva. Il “Tastevin”, pertanto, il riconoscimento che mi hanno attribuito, mi rende davvero orgoglioso».

Il riconoscimento ottenuto dall’azienda

Vino di elevata qualità. Ma anche grappa e olio. Cinque grappoli e cinque gocce, secondo la medesima guida dell’associazione italiana sommelier Marche (Ais), anche per queste due produzioni, che caratterizzano da sempre l’azienda Mancinelli. «Fa piacere perché significa che tutto ciò che facciamo è realizzato nel migliore dei modi. Ci vengono bene, insomma – il commento di Stefano Mancinelli -. Poi, ovviamente, c’è il gusto personale, su quello non si discute. Ma sono davvero contento di questi riconoscimenti, una spinta ulteriore per proseguire sulla strada della qualità e della promozione di questo nostro territorio».

Il riconoscimento ottenuto per la grappa Mancinelli

Situata a circa 10 chilometri dal mare, l’azienda Stefano Mancinelli si estende su circa 60 ettari, 25 dei quali ricoperti da vigneti specializzati nella produzione di vini Doc, vale a dire la Lacrima di Morro d’Alba e il Verdicchio dei Castelli di Jesi Classico. Vi sono inoltre 2500 olivi delle più diffuse varietà locali – frantoio, raggiolo, leccino, raggia – dai quali, attraverso la trasformazione nel frantoio aziendale, che avviene sempre e rigorosamente lo stesso giorno della raccolta, si ottiene l’olio extravergine di oliva. Operativo anche un impianto di distillazione, il primo della regione, dal quale si ottengono grappe di Lacrima e di Verdicchio.

«A livello produttivo – spiega Mancinelli – il 2020 è stata una buonissima annata. Sia per il vino e anche di più per l’olio. In termini commerciali, invece, sorvoliamo. Purtroppo, il covid sta mettendo in difficoltà il settore. Le persone non si muovono, i ristoranti sono chiusi. Si soffre. Ma teniamo duro, ovviamente». Progetti imminenti? «Spero innanzitutto di continuare a star bene, che in questo periodo è un desiderio prezioso – dice Mancinelli -. Poi sogno finalmente qualcuno, al governo, in grado di fissare regole chiare e di farle rispettare. Noi facciamo la nostra parte senza mollare. Abbiamo però bisogno di maggiori certezze, pur sapendo che il periodo è molto complesso. Speriamo di uscire presto da questa situazione e di tornare alla normalità».

© riproduzione riservata