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Monte Porzio, pronti a rubare gli arredi dalla residenza storica, due arresti

I carabinieri della locale stazione hanno arrestato un italiano e un rumeno, entrambi di Senigallia, che stavano per trafugare quadri e oggetti per un valore di 20 mila euro

I carabinieri di fronte alle opere pronte per essere rubate
I carabinieri di fronte alle opere pronte per essere rubate

MONTE PORZIO – Quadri, violini e arredi della storica residenza di villa Palombara, tutti pronti per essere trafugati.

I carabinieri della Stazione di Monte Porzio hanno arrestato due giovani, un italiano e un rumeno di 35 e 38 anni, di Senigallia, per furto aggravato in concorso di beni dalla residenza storica “Villa Palombara” di Monte Porzio, già sede dell’omonimo agriturismo.

Erano circa le 11 del mattino di lunedì 20 gennaio, quando il custode della struttura recettiva ha sentito dei rumori provenire dal piano terra dello stabile; la struttura risulta attualmente chiusa al pubblico quindi era da escludere si trattasse di clienti. A questo punto il custode ha deciso di rendersi conto di persona di cosa stesse accadendo e arrivato all’altezza della hall ha notato la presenza di due uomini, i quali, dopo essere stati interpellati circa il motivo della loro presenza, hanno riferito che erano lì per fare un giro.

Al custode però non è sfuggito da subito che lungo il corridoio che porta alle stanze c’erano sul pavimento diverse suppellettili e che altro materiale era posizionato proprio nei pressi dell’ingresso principale, tra cui violini, quadri, una lampada e altri oggetti antichi di valore che fanno parte dell’arredo dello stabile, spostati dalla loro naturale posizione e pronti ad essere caricati su un furgoncino parcheggiato poco lontano.

I carabinieri di fronte alle opere pronte per essere rubate

A questo punto il custode ha chiamato i carabinieri della stazione di Monte Porzio, già contattati in altre occasioni sempre per motivi relativi alla gestione dell’immobile. La prossimità del comando e la tempestività d’intervento dei militari nel raggiungere il luogo degli eventi ha di fatto evitato che i responsabili potessero nel frattempo darsi alla fuga.

Dopo un rapido sopralluogo i militari hanno potuto constatare che l’intero piano terra composto dalla hall, da uffici di servizio, un lungo corridoio e il salone ristorante, era stato interamente spogliato dei suoi arredi: 2 violini, dieci quadri, 5 icone antiche in legno raffiguranti immagini sacre, 5 lampade da tavolo, un candelabro in ottone, un arco antico in legno e altri oggetti antichi costituenti l’arredamento dell’immobile, del valore complessivo di circa 20.000 euro, materiale riposto tutto sul pavimento. Nulla però è stato portato via, la refurtiva è stata interamente riconsegnata nelle mani del proprietario. Di li a poco i due avrebbero caricato quanto trafugato a bordo di una Kia Ceed SW di colore grigio di proprietà dell’italiano rinvenuta a pochi metri dall’ingresso della struttura, per poi allontanarsi definitivamente.

Ai due, davanti all’evidenza dei fatti, non è rimasto che ammettere le proprie responsabilità. Le risultanze sono state trasmesse alla Procura della Repubblica di Pesaro, che ne ha chiesto la convalida e il rito per direttissima.

L’uomo italiano ha patteggiato la pena di mesi 8 di reclusione ed euro 250 di multa, mentre il cittadino rumeno mesi 6 di reclusione e 200 euro di multa.

Ad entrambi è stata inoltre irrogata la misura di prevenzione del foglio di via obbligatorio con divieto di ritorno nel comune di Monte Porzio per anni tre.

Ancora una volta la vicinanza del comando dell’Arma e la collaborazione dei cittadini nel segnalare hanno permesso che non venisse depredata una splendida residenza storica del XVI secolo, di fatto patrimonio comune di tutta la comunità monteporziese.

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