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Amministratori a titolo gratuito

Il sindaco di Monsano, Roberto Campelli racconta il suo Paese. Eccellenze e criticità. E spiega cosa è stato acquistato rinunciando alle indennità di carica

Veduta di Monsano

MONSANO – Un veicolo attrezzato per la Protezione civile, un furgone per Caritas e Avis, nuovi arredi per le scuole e defibrillatori nei punti strategici del Paese. Sono gli investimenti effettuati grazie alla rinuncia delle indennità da parte degli amministratori di Monsano, guidati dal sindaco Roberto Campelli.

Piccolo paese della Vallesina di circa 3.500 abitanti, con vista mare da piazza Caduti e dalla nuova piazza Mazzini (ristrutturata nel 2016 assieme alla fontana), si caratterizza per le sue eccellenze agricole e il tessuto industriale, parzialmente decimato purtroppo dalla crisi economica. I prodotti di eccellenza sono l’olio di oliva e il carciofo. L’amministrazione comunale sta inoltre spingendo sulla nuova, ma antica, filiera della canapa al fine di creare un’opportunità di reddito per le imprese agricole nostrane.

Diverso il discorso delle aziende. «La nostra zona industriale  sta perdendo pezzi e stanno chiudendo imprese storiche, a causa di una crisi che non vede una fine a breve – commenta il sindaco Campelli -. Molte delle altre aziende, per fortuna, si sono trasformate, modernizzate e stanno reggendo alla negativa congiuntura economica, non senza difficoltà. È a questi imprenditori che va tutto il sostegno dell’amministrazione, visto che continuano a dare lavoro e ad avere un’esperienza che nessuna concorrenza a basso prezzo può replicare».

Il sindaco di Monsano, Roberto Campelli

Sindaco Campelli, metà mandato è trascorso. Un bilancio?
«Stiamo lavorando per portare a termine il nostro ambizioso programma elettorale. Innanzitutto ci stiamo occupando della messa in sicurezza della rete idrogeologica del nostro Comune, attraverso la pulizia dei fossi e dei corsi d’acqua. Abbiamo creato nuovi parcheggi in zone densamente popolate, effettuiamo manutenzioni costanti di strade e parchi. Stiamo poi concludendo l’ampliamento del plesso scolastico con altre cinque aule, oltre a una aula magna per 300 persone, stiamo appaltando i lavori di ampliamento del cimitero e, a maggio, inaugureremo il nuovo centro servizi comunale, adiacente al centro ambiente, dove avrà sede la protezione civile e l’officina comunale. Stiamo anche vagliando la trasformazione della vecchia scuola in residenza per anziani e nel 2018 partiranno i lavori di demolizione e costruzione della nuova biblioteca, centro di aggregazione, centro polifunzionale e ambulatorio dei medici di base. È in via di ultimazione il piano  per l’energia sostenibile e il clima, che obbliga il Comune a ridurre le emissioni di CO2 del 40% entro il 2025. Abbiamo ottenuto la conferma della certificazione EMAS, cioè il certificato di corrette pratiche comunali in materia di ambiente e rifiuti, e abbiamo ultimato la sostituzione di tutti i punti luce con apparecchi a led della rete pubblica, che garantiscono un risparmio e minori emissioni di co2».

Esperienza positiva, dunque?
«Da fare non manca ma sapevamo che era un impegno di fatica e lo abbiamo accettato con gioia. Vorrei comunque ringraziare i cittadini e le opposizioni, perché quanto realizzato è anche frutto della forte collaborazione con loro. In questo periodo storico in cui la politica viene vista come truffa, il senso di responsabilità è un valore aggiunto. È solo grazie ai nostri concittadini, ad esempio, se siamo arrivati all’ottanta per cento di raccolta differenziata domestica».

Capitolo fusioni e aggregazioni. Il suo parere in merito?
«Con il referendum del 4 Dicembre molte certezze su fusioni e unioni sono venute meno, visto che è saltato l’impianto fondamentale della legge De Rio. Come amministrazione comunale abbiamo ancora tutte le maestranze al posto giusto, ma stiamo collaborando con l’amministrazione comunale di Jesi affinché si ponga quale capofila per una miriade di piccoli Comuni satellite come Monsano, al fine di erogare servizi al cittadino in maniera ancora più puntuale ed economica.  Per la nostra amministrazione la strada maestra è questa. Pur mantenendo una autonomia che garantisca un rapporto diretto col cittadino per affrontare la quotidianità con celerità e precisione».

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