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Mondo scuola, genitori fanno ricorso a Castelfidardo

Il motivo della protesta l'essersi visti negare la possibilità di candidarsi per il rinnovo del Consiglio dell'istituto comprensivo “Mazzini”. «A fronte del crescente malessere nei confronti delle istituzioni, non sarebbe stato più opportuno preferire il buon senso alla rigida applicazione della norma», si chiedono gli interessati

La scuola "Mazzini" di Castelfidardo
La scuola "Mazzini" di Castelfidardo

CASTELFIDARDO – Un gruppo di genitori fidardensi ha deciso di proporre ricorso avanti all’ufficio scolastico regionale perché, dice, si sono visti negare la possibilità di candidarsi per il rinnovo del Consiglio dell’istituto comprensivo “Mazzini” di Castelfidardo.

«Circa una settimana prima della scadenza del termine, abbiamo depositato alla segreteria la lista dei candidati “Futuriamo”. Nessuno eccepisce nulla fino alla data della scadenza, sette giorni dopo, quando il capolista viene avvisato dalla segreteria che mancano in allegato i documenti di riconoscimento dei firmatari e che gli stessi hanno meno di un’ora di tempo per integrare quanto presentato – dicono -. Non siamo riusciti ovviamente a recuperare le copie di tutti e 20 i documenti e quindi la dirigente si è vista “costretta” ad escludere la lista, tra cui il presidente e tre membri del Consiglio uscente che in questi anni si sono trovati a manifestare divergenze di vedute riguardo alcune scelte della dirigente».

I genitori si stanno ponendo degli interrogativi: «A fronte del sempre crescente malessere nei confronti delle istituzioni, non sarebbe stato più opportuno preferire il buon senso alla rigida applicazione della norma e dare la possibilità a questi genitori di integrare le carte e di rendersi disponibili a sostegno della scuola? – continuano -. Soprattutto, alla fine, che cosa ci ha guadagnato l’istituto a far fuori un intero gruppo di persone disposte a dedicare un po’ di tempo alla scuola frequentata dai propri figli? Sicuramente una minore partecipazione delle famiglie alla vita dello stesso e un profondo senso di delusione nei genitori coinvolti».

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