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Moda, Amaranti (Confartigianato): «Riduzione dell’IVA per un anno e bonus per i lavoratori»

Merci invendute, debiti da onorare, campionari da salvare e strategie da reinventare: ecco la ricetta della presidente nazionale della Calzatura di Confartigianato Imprese

MACERATA – Mentre alcuni negozi iniziano a riaprire con tutte le difficoltà che ne conseguono, ce ne sono tanti altri che ancora non hanno potuto alzare la saracinesca e che subiscono gravemente questo difficile momento.

Moira Amaranti, presidente nazionale della Calzatura di Confartigianato Imprese, fa il punto della situazione sul settore moda. «Sapere che una mascherina sarà l’unico accessorio indispensabile e che non ci abbandonerà per chissà quanto tempo è destabilizzante ma dobbiamo reagire; in particolare devono reagire le nostre imprese con il sostegno e l’aiuto concreto di tutti. Ora dire che sia necessaria liquidità per ripartire è un eufemismo, considerare e pensare che i soli finanziamenti previsti da soli possano risolvere la questione, appare decisamente improprio».

Sul tavolo il lavoro da fare è tanto. Merci invendute, debiti da onorare, campionari da salvare, strategie da reinventare. «Tutto questo non è possibile con il progressivo aumento del proprio grado di indebitamento – spiega la presidente -. Ritengo sia oggi indispensabile che le nostre imprese possano fare affidamento, in maniera adeguata e con la specificità per ogni tipologia di settore, sia sulle provvidenze regionali come quelle già messe in campo dalla nostra Regione e dalla Camera di Commercio, ma soprattutto su quelle statali ed europee a fondo perduto. Non significa certo prolungare l’agonia, ma far ripartire in maniera sana e duratura le imprese virtuose e con spiccate progettualità. Sarebbe importante poter recuperare la nostra competitività a livello mondiale con un adeguato abbassamento dei costi fiscali sulle nostre qualificate maestranze, prevedendo al contempo un bonus economico per i nostri lavoratori. Si potrebbe inoltre agire per incentivare i consumi con la riduzione dell’imposta sul valore aggiunto per i prossimi 12 mesi».

«Stiamo apprezzando molto l’intervento di Ice che prevede assistenza, incentivi all’export, gratuità alla partecipazione alle fiere fino al primo semestre del 2021, formazione e realizzazione di servizi alle imprese senza alcun costo – continua la Amaranti -. È fondamentale poter riaprire subito, nel rispetto ovviamente di tutte le misure di sicurezza, perché rimandare ancora significherebbe perdere ulteriormente e, per alcuni definitivamente, la capacità di ripresa».

Per fronteggiare l’emergenza Confartigianato ha messo in essere una task force di esperti per dare assistenza alle imprese nei loro rispettivi ambiti. «Ricordo che la nostra associazione è stata tra le prime a fornire assistenza alle proprie imprese per la produzione di mascherine, tanto che a oggi si possono contare 21 aziende del nostro territorio che lavorano alacremente su questi prodotti –ha aggiunto Paolo Capponi, responsabile export –. Stiamo inoltre accompagnando 6 di queste imprese al riconoscimento della certificazione CE delle mascherine e dei camici necessari per contrastare il virus. Molte aziende inoltre ci stanno richiedendo l’utilizzo del “100% Made in Italy” che, in base alla legge 166/2009 Art.16, permette di attestare che l’intero processo produttivo sia avvenuto interamente in Italia, a garanzia del consumatore. Oggi più che mai sarà fondamentale farsi riconoscere e acquistare prodotti italiani per favorire una rinascita che sia decisa e immediata» ha concluso.

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