Attualità

Minaccia di morte la compagna

Reiterati maltrattamenti in famiglia, arrestato un cittadino rumeno. La ex compagna lo ha accolto in barba al divieto di allontanamento dall'abitazione e lui l'ha aggredita con un coltello

Intervento delle Volanti (Foto Polizia di Stato)

JESI – Minacciata dall’ex compagno con un coltello, cerca riparo dietro gli agenti intervenuti per arrestarlo. Paura intorno alla mezzanotte di ieri in un’abitazione nei pressi di via Telari.

Sul posto si sono precipitati gli agenti di una squadra volante di Jesi, allertati dalla centrale operativa per una violenta lite all’interno di un appartamento, già segnalato in passato per episodi di lite in famiglia. I poliziotti hanno fatto irruzione nell’abitazione: un uomo stava minacciando la ex compagna con un coltello. La donna alla vista dei poliziotti si è rifugiata dietro di loro per sfuggire alla follia del 40enne rumeno, non nuovo a questi episodi. Bloccato ed identificato, gli agenti hanno ricostruito l’accaduto: nel corso della serata tra i due era iniziata una lite, presto sfociata in aggressione. La donna imprudentemente da alcuni giorni aveva fatto rientrare l’uomo nella propria senza avvertire la polizia  ma la situazione le è ben presto sfuggita di mano, degenerando. Il rumeno infatti era già stato colpito da un divieto di avvicinamento alla casa familiare perché già arrestato nel gennaio dello scorso anno proprio per maltrattamenti.

In passato la donna, rumena anche lei, era finita più volte al pronto soccorso per le lesioni subite in seguito ai litigi. Aggressioni reiterate e violente che sono andate avanti nel tempo finché nel gennaio del 2016, sempre un’operazione di polizia, l’uomo non era stato colpito da un provvedimento di allontanamento dall’abitazione che questa volta la stessa donna ha disatteso facendolo rientrare. Quando l’hanno trovata gli agenti ieri sera, la donna aveva riportato lesioni di poca entità ma era terrorizzata. L’uomo condotto in Commissariato, coordinato dal dirigente Michele Morra, è stato arrestato per maltrattamenti. Stamattina c’è stata l’udienza di convalida dell’arresto e vista la pericolosità del soggetto, il rumeno è stato associato alla casa circondariale.

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