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Mascherina obbligatoria: solo circa il 54% dei fanesi è d’accordo sull’ordinanza

Sono più di 300 gli utenti che hanno preso parte al sondaggio: quasi il 40% di questi ritiene le nuove misure esagerate o non le hanno lette tanto da travisarne i contenuti

Fano
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FANO – Solo il 54,8% dei fanesi sarebbe favorevole alla nuova ordinanza firmata dal presidente Francesco Acquaroli e pubblicata nel tardo pomeriggio del 3 ottobre, che obbliga a indossare la mascherina a qualsiasi orario fuori dalla propria abitazione, misura poi fatta propria anche dal Dpcm governativo.

Il sondaggio sulla mascherina obbligatoria
Il sondaggio sulla mascherina obbligatoria

Le motivazioni dei favorevoli sono volte alla salvaguardia dei più deboli: «Pienamente d’accordo – afferma un intervistato – Bisogna salvaguardare i più deboli. Portare una mascherina non crea nessun problema, un piccolo sforzo per un grande risultato». Qualcun altro riferisce: «Ormai con la mascherina ci dobbiamo convivere, se ci permette di tutelarci ben venga come il distanziamento, però dovrebbero controllare e essere intransigenti con chi non la mette e non segue le regole che sono uguali per tutti» e ancora un altro fanese: «Meglio una mascherina in più oggi che rischiare di stare chiusi dentro casa da novembre a Pasqua».

Dal sondaggio lanciato sui social, a cui hanno preso parte 301 fanesi, è emerso però che una cospicua percentuale degli interpellati non crede che l’uso di dispositivi sia così importante per contrastare la diffusione pandemica che in questi giorni sta facendo registrare una nuova crescita: il 9,3% di coloro che hanno voluto dire la loro ritiene infatti che si tratti di un ‘provvedimento esagerato o comunque inutile’.

Un’altra grossa fetta degli interpellati (circa il 31,5%) mostra di minimizzare il rischio o comunque di non avere preso visione fino in fondo dell’ordinanza dichiarando: «Se non c’è assembramento all’aperto non serve». Il presidente della Regione ha spiegato infatti che «per assembramento si intende ogni agglomerato con più di 2 persone dove non è possibile mantenere la distanza di sicurezza di almeno un metro».

L’ordinanza in questione infatti non vale solo nei luoghi pubblici al chiuso, ora anche all’aperto, negli spazi di pertinenza dei luoghi e locali aperti al pubblico, nonché negli spazi pubblici (piazze, slarghi, vie, lungomari) dove si creino assembramenti anche di natura spontanea e/o occasionali.

Non mancano, per quanto sporadiche, le opinioni controcorrente che, per la verità, mostrano scarso senso civico ed un’informazione a dir poco approssimativa: «Patetico provvedimento senza un razionale scientifico e una reale esigenza attuale».

Al di là delle opinioni, più o meno legittime, vale la pena ricordare che il mancato rispetto delle misure di contenimento è punito, salvo che il fatto costituisca reato, con la sanzione amministrativa del pagamento della somma da 400 a 1000 euro. È tra l’altro scattato il via libera del Consiglio dei Ministri al nuovo Dpcm che proroga lo stato di emergenza al 31 gennaio 2021 e che impone l’utilizzo della mascherina all’aperto per tutto l’arco della giornata quando si è vicini a persone non conviventi, con le uniche eccezioni dell’attività sportiva e dei luoghi isolati.

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