Ancona-Osimo

Il buono e il bello delle Marche a Tipicità Festival di Fermo

Al Fermo Forum ha aperto le porte la manifestazione dedicata al brand Marche più goloso: cibo, vino, sapori e saperi

Chef stellati da tutta Italia, giovani talenti della cucina, personaggi del mondo dello spettacolo e le eccellenze dell’enogastronomia della regione si sono dati appuntamento al Fermo Forum di Fermo, dove ieri, sabato 11 marzo ha aperto le porte Tipicità Festival, per una edizione – la 31esima – quest’anno dedicata al tema della Rinascita. Per il Ministero del Turismo, è l’evento da non perdere.

Nella bella città marchigiana, va in scena fino al 13 marzo il festival dedicato ai gourmet che privilegiano la genuinità e i più gustosi prodotti locali. L’evento valorizza ciò che di buono e di bello si produce in regione, per tradizioni o per innovazioni. È un viaggio tra territori e comunità locali, messi a confronto con altre realtà italiane ed estere, tra cui la Tanzania, ospite ufficiale della manifestazione. Tre giorni di vera festa, all’insegna del gusto e della scoperta delle identità territoriali, con oltre 170 eventi, 160 produttori, 4 percorsi espositivi, 6 aree eventi, 10mila metri quadrati di percorso.

La manifestazione si è aperta sabato, sul piazzale del Fermo Forum, al rullo dei tamburi e con gli sbandieratori della Cavalcata dell’Assunta, storica rievocazione di Fermo. Tante le presenze eccellenti, tra loro il sottosegretario del Ministero dell’agricoltura On. Luigi D’Eramo, il sottosegretario all’economia On. Lucia Albano, l’ambasciatore della Tanzania Mahmoud Thabit Kombo, il governatore della Regione Marche Francesco Acquaroli, l’assessore regionale allo sviluppo economico Andrea Maria Antonini, Paolo Calcinaro sindaco d Fermo, Gino Sabatini presidente della Camera di Commercio delle Marche, rappresentanti nazionali e regionali delle associazioni di categoria.

A fare gli onori di casa il patron di Tipicità, Angelo Serri: «Tipicità numero 31 – ha detto – è l’edizione di una ripartenza vera, della rinascita totale, di una rinnovata esperienza». «E’ bello rivedere qui tanta gente con la voglia di stare insieme, dopo gli anni di pandemia. E’ una iniezione di fiducia, ma anche l’occasione per parlare dell’autenticità e l’identità più profonda delle Marche», ha commentato il presidente regionale Acquaroli.

Tanti i volti noti, a cominciare da Roberta Morise madrina di questa edizione di Tipicità: «Ritornare nelle Marche ogni volta per me è un vero piacere – ha detto l’attrice e conduttrice di Camper di Rai 1 – è una terra nascosta ma ospitalissima, dove la qualità è sempre di casa».

Nella mappa di questa edizione, il padiglione dei Biocreativi è l’area innovativa dedicata al racconto del rapporto tra uomo e natura. Il Mercatino è lo spazio destinato alla filiera corta e all’anima più verace del made in Marche, che si arricchisce delle eccellenze di strada. Autockthon è il luogo dove si assaggiano, in compagnia di esperti, le varietà vinicole di una regione al plurale. Grand Tour è il padiglione “di viaggio”, nel quale scoprire le più affascinanti destinazioni turistiche delle Marche. In Lievito & fermento lieviti, farine, grani e magie del forno. In Accademia assaggi d’autore con i grandi chef ed i talenti emergenti, nell’Open Space gli incontri con produttori, sapori, culture ed identità locali. Nello spazio Forum & Focus gli approfondimenti con gli esperti.

In ogni spazio, e con modalità differenti, i produttori si sono messi in vetrina, mostrando le tante declinazioni del brand Marche, dalle espressioni più tradizionali a quelle più innovative. Salumi e formaggi, verdure e uova a km 0, birre artigianali, chips di patate di Colfiorito, tartufi appena raccolti da nord a sud, street food con lasagna da passeggio, vini bollicine anisette e distillati, biscotti, frollini, oli, pani fragranti, miele purissimo. C’è il babà al liquore Moretta Fanese, frutto di invenzione di una giovanissima pasticcera di Gradara, Aurora. Ci sono ragazzi di Frolla, il microbiscottificio di Osimo che ha dato vita ad un progetto di integrazione sociale e lavorativa di cui parla tutta Italia. C’è l’olio evo e bio con le vitamine dentro, perfetto per i vegani (e non solo) brevettato da Fattoria Petrini. Per le tisane, i dolci o i condimenti ci sono le erbe essiccate dalle ragazze delle More Ubriache di Tolentino, apri il barattolo e senti il profumo del prato. Progetto giovane e innovativo anche quello della Pinsa del Conero by CykiMaya. In vetrina la visciola spumantizzata di Fabrizi Family, la galletta al mais ottofile di Roccacontrata prodotta da Montalbini, il progetto del Suino di Marca presentato da Baldi Carni, e tanti tanti altri.

In vetrina anche i comuni e i territori, per suggerire inedite destinazioni di viaggio, all’insegna di un turismo che si nutre di curiosità e di esperienze. Ecco così mettersi in mostra le signore che intrecciano a mano le fibre del cappello di paglia di Montappone, una manifattura storica del maceratese che esporta in tutto il mondo. Le mani sapienti delle donne di Offida intrecciano al tombolo merletti favolosi, nello stand dei Borghi più belli d’Italia. Da Fabriano il mastro cartaio realizza in presa diretta i suoi fogli di carta fatta a mano. Gli infioratori di Castelraimondo hanno realizzato al centro del Fermo Forum un tappeto sgargiante di petali colorati, per ricordare che ogni anno in occasione del Corpus Domini danno vita ad una delle più grandiose infiorate nazionali. Le ragazze di Cingoli con i loro abiti ottocenteschi ricordano che ad ogni luglio nel “Balcone delle Marche” si tiene una rievocazione storica molto curata. Da Appignano si sono portati pentole e ciotole, dentro ci sono i legumi da degustare, fuori le belle forme della ceramica d’arte. Altri stand ricordano che in tutta la regione non mancano le occasioni di fare un buon trekking e di andare in bicicletta.

Ti potrebbero interessare