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Sierologici nelle farmacie delle Marche, Avitabile di Federfarma: «Raggiunto l’accordo in due settimane si può partire»

Il presidente Federfarma Marche fa il punto sui test sierologici dopo l'incontro con l'assessore Saltamartini. Più di una metà delle 530 farmacie marchigiane potrebbe aderire all'accordo, una volta ratificato in Giunta. Ecco i dettagli

Test covid (Foto di fernando zhiminaicela da Pixabay )

ANCONA – Procede l’iter per giungere ad un accordo per l’esecuzione dei test sierologici rapidi nelle farmacie delle Marche. Dopo il via libera dal Ministero della Salute e l’avvio dell’iniziativa nella vicina Emilia Romagna, i farmacisti delle Marche hanno incontrato nei giorni scorsi l’assessore alla sanità regionale Filippo Saltamartini per arrivare ad una intesa. L’esecuzione dei test sierologici, che cercano gli anticorpi nel sangue, rilevando IgE (immunoglobuline E) e IgM (immunoglobuline M), permetterebbe di «alleggerire il sistema sanitario nazionale già in affanno» spiega il presidente Federfarma Marche, Andrea Avitabile, evitando che tante persone «finiscano per riversarsi nei pronto soccorso della regione o negli ambulatori dei medici di famiglia in preda ad un dubbio».

Sono 530 le farmacie presenti sul territorio marchigiano, una rete capillare che potrebbe andare a potenziare il processo di screening, fondamentale ad individuare tempestivamente casi positivi e a procederne così all’isolamento per evitare l’ulteriore esplosione di focolai. «Si tratta di test utili a tutta la popolazione, specie per chi si trova per motivi di lavoro a dover stare in mezzo alle persone» osserva Avitabile. In Emilia Romagna, dove l’iniziativa ha preso avvio la scorsa settimana, «in soli tre giorni  – prosegue – sono stati eseguiti 17mila test, dei quali almeno 7 – 8mila sarebbero ricorsi al pronto soccorso per un tampone molecolare, di questi un 97% è risultato negativo» test che hanno evitato l’assalto ai pronto soccorso.

L’accordo a cui si sta lavorando nelle Marche, prevede «l’adesione  delle farmacie su base volontaria» spiega Andrea Avitabile, sottolineando che tutte possono fare questo tipo di test, anche le farmacie di più piccole dimensioni, perché si tratta di un esame che può essere eseguito anche negli orari di chiusura e su appuntamento, per evitare file.

Andrea Avitabile, presidente Federfarma Marche

Il test sierologico viene eseguito con una piccola puntura sul dito, come avviene per il test della glicemia. Il sangue si diffonde su un piccolo tampone e in caso di negatività si evidenzia una sola riga, mentre in caso di positività delle IgE si forma la riga di riferimento, così come se risultano positive le IgM. Insomma un test semplice che, anche se non sensibile al 100%, da comunque una prima risposta, che in caso di positività va confermata con il tampone molecolare, mentre non dando origine a falsi negativi, se si risulta negativi non è necessario procedere ad ulteriori accertamenti.

«Pensiamo che più della metà delle farmacie potrebbero aderire – spiega il presidente Federfarma Ancona  – . Una volta che la Giunta regionale avrà varato l’accordo, saranno necessarie un paio di settimane per mettere il sistema a regime». Avitabile spiega infatti che «già dalla metà di novembre potremmo partire» dopo «esserci messi a sistema con l’Asur per il tracciamento».

In caso di sierologico positivo, infatti, le farmacie dovranno notificare la positività al Dipartimento di Prevenzione dell’Asur che si dovrà attivare per predisporre la verifica con tampone molecolare, e in caso di positività anche di questo, attivare la quarantena. «Per partire – conclude – serviranno circa 10mila test sierologici, ma in un paio di settimane, la parte tecnica sarà conclusa». La Regione dovrà indicare per quali categorie della popolazione intende rendere il test gratuito e per poi far partire la campagna di screening.

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