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Marche, assembramento e mascherine: nuova ordinanza di Acquaroli

Il provvedimento entrerà in vigore da mezzanotte del 21 novembre e potrà essere modificato o revocato in relazione all’andamento dell’indice di contagio (Rt) e della situazione epidemiologica complessiva

Francesco Acquaroli

ANCONA – Divieto di assembramento, obbligo di distanziamento interpersonale di almeno un metro e di indossare i dispositivi di protezione in maniera corretta, sospensione delle lezioni di canto, strumenti a fiato ed educazione fisica nelle scuole primarie e secondarie di primo grado. Sono alcune delle disposizioni inserite nella nuova ordinanza siglata nel pomeriggio di oggi dal governatore Francesco Acquaroli.

Il provvedimento che interviene anche su commercio, aree pubbliche, distributori automatici, vendita per asporto e impianti termici, entrerà in vigore dalle 00:00 del 21 novembre 2020 e potrà essere modificata o revocata in relazione all’andamento dell’indice di contagio (Rt) e della situazione epidemiologica complessiva delle Marche.

Obiettivo, come spiega il presidente della Regione Marche, «riassumere e rafforzare, con la collaborazione di tutta la filiera istituzionale, misure indispensabili per la prevenzione al Covid-19 e per il contenimento del contagio».

Mascherina

L’ordinanza ribadisce l’obbligo di indossare la mascherina al di fuori dell’abitazione, con l’unica eccezione per i bambini sotto i sei anni, delle persone che stanno svolgendo attività sportiva e di quelle affette da patologie o disabilità incompatibili con l’uso della protezione facciale.
Nel documento si legge: «Nel caso di momentaneo e motivato abbassamento della mascherina dovrà essere sempre assicurata una distanza interpersonale minima di un metro, salvo quanto disposto dai vigenti protocolli o da misure più restrittive».

Educazione fisica, lezioni di canto e strumenti a fiato

L’ordinanza sospende nelle scuole primarie e secondarie di primo grado,  l’educazione fisica al chiuso, quando non è possibile rispettare la distanza di sicurezza interpersonale di due metri, le lezioni di canto e le lezioni di strumenti a fiato. Una misura disposta in attesa di specifiche indicazioni da parte del Comitato Tecnico Scientifico nazionale.

Commercio

Il provvedimento introduce dopo le 16 il divieto di consumazione di alimenti e bevande all’aperto su aree pubbliche o private aperte al pubblico, inoltre dispone che i clienti degli esercizi commerciali dovranno rimanere all’interno di negozi, bar e ristoranti, solo «il tempo minimo necessario per l’acquisto delle merci», ribadendo l’obbligo della mascherina.

I negozianti delle grandi e medie strutture dovranno garantire l’accesso contingentato o idoneo ad evitare assembramenti, tarando la capienza all’interno dei locali in base agli spazi così che fra ogni cliente sia garantita una distanza interpersonale minima di un metro. Raccomandata «fortemente» la vendita con consegna a domicilio.

No al mercato pubblico all’aperto eccetto nel caso in cui i Comuni applichino le disposizioni previste dal protocollo di sicurezza regionale e rispettando distanze interpersonali, divieto di assembramento, obbligo di mascherina, e l’accesso al banco dei clienti uno alla volta.

Distributori automatici

Norme restrittive per i distributori automatici h 24 di alimenti confezionati e bevande ubicati sulle vie e sulle aree pubbliche, oltre che all’interno degli esercizi commerciali: potranno restare aperti dalle ore 5 alle 22 a patto che venga osservato il divieto di assembramento, il distanziamento interpersonale, l’uso della mascherina e che l’impresa provveda ad igienizzare e sanificare gli ambienti almeno due volte al giorno.

Vendita per asporto

La vendita da asporto resta consentita anche senza prenotazione, ma anche in questo caso l’ingresso e la permanenza nei locali deve limitarsi allo stretto necessario per acquistare i prodotti.

Impianti termici

Sospesa l’ispezione degli impianti termici fino al 31 gennaio 2021, eccetto che per situazioni di particolare pericolosità «emerse dall’accertamento documentale dei rapporti di controllo dell’efficienza energetica».

Una ordinanza, concertata con i rappresentanti Anci Marche, i prefetti e le parti sociali, «per far sì che queste nuove disposizioni vengano rispettate e comunicate in maniera uniforme alla popolazione» ha dichiarato il governatore Acquaroli.

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