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Migranti, Saltamartini su ipotesi Cpr nelle Marche: «In questo momento non abbiamo l’afflusso delle altre regioni»

L'assessore all'Immigrazione e vice presidente della Giunta regionale è intervenuto sul tema dei Centri di Permanenza per il Rimpatrio

Filippo Saltamartini, assessore regionale Sanità e vice presidente Giunta regionale

ANCONA – «Per le Marche non c’è esigenza di avere questi centri». Ha risposto così l’assessore della Regione Marche con delega all’Immigrazione e vice presidente della Giunta regionale Filippo Saltamartini, ai giornalisti che gli chiedevano notizie, a margine dei lavori del Consiglio regionale, sulla possibilità che vengano realizzati nelle Marche Centri di Permanenza per il Rimpatrio (Cpr).

Ieri il Consiglio dei ministri ha annunciato la realizzazione di nuovi Cpr nel Paese. In Italia al momento ne sono presenti 9, nessuno dei quali si trova nelle Marche. «Il Governo – ha aggiunto – ha deciso di affidare al Ministero della salute l’individuazione di alcune caserme dismesse, ce ne sono anche nelle Marche: potrebbe anche accadere che questa misura sia adottata all’interno della nostra regione», tuttavia, ha precisato «in questo momento non abbiamo l’afflusso delle altre regioni».

I nuovi Cpr, secondo quanto annunciato dal governo, dovrebbero essere realizzati in località a bassissima densità abitativa e in aree facilmente perimetrabili e sorvegliabili. Oltre a nuovi Cpr l’altra misura concordate ieri in Consiglio dei ministri è quella dell’allungamento a 18 mesi del tempo massimo di trattenimento per il rimpatrio, misure che saranno inserite all’interno del decreto Sud.

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