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Covid e vaccino anti influenza, Storti: «In arrivo 450mila dosi in più dello scorso anno»

Il direttore generale Asur Marche annuncia che la campagna vaccinale partirà già dalla prima decade di ottobre. In corso il potenziamento dei posti di terapia intensiva e nuove assunzioni nelle Usca

ANCONA – Usca (Unità Speciali di Continuità Assistenziale) potenziate, raddoppio dei posti letto di terapia intensiva e semi intensiva, e un 40% di dosi in più di vaccino anti influenzale.

Sono le strategie assunte a livello regionale da Asur Marche per preparasi ad affrontare una nuova ondata di contagi. Il direttore generale Nadia Storti spiega che l’Asur sta lavorando al potenziamento delle Usca con nuove assunzioni di personale, 300 fra medici, psicologi, infermieri e assistenti sociali, per gestire a livello domiciliare i casi che possono essere trattati in questo modo, così da evitare di pesare sugli ospedali.

Il virus per ora «ha un andamento costante con una lieve crescita dei contagi – sottolinea Nadia Storti – e sta interessando le fasce di età più giovani quindi con complicanze minime, ma se la media dell’età si dovesse alzare il rischio è quello di avere maggiori problemi: per questo è fondamentale il rispetto delle misure di prevenzione».

Fondamentale la campagna vaccinale contro l’influenza che consentirà ai medici di discriminare meglio tra un sospetto covid-19 e una semplice influenza. «La campagna vaccinale quest’anno partirà un mese prima – prosegue – dal 10 al 15 ottobre potremmo già essere in grado di partire se verrà rispettata la consegna dei vaccini nei primi giorni di ottobre».

Quest’anno la platea di popolazione per la vaccinazione contro l’influenza è stata ampliata e partirà dai 60 anni, anziché 65, e verrà estesa anche ai bambini sotto i 6 anni, in modo da coprire maggiormente la fasci di popolazione fragile: «Abbiamo acquistato più di 450mila dosi di vaccino, un 40% in più rispetto allo scorso anno», puntualizza il direttore generale Asur Marche, a fronte di un 57% di soggetti a rischio e con l’obiettivo di coprire il 70-80% della popolazione, con numeri in incremento anche per operatori sanitari e forze dell’ordine.

L’Asur sta lavorando per eseguire la campagna vaccinale non solo all’interno degli ambulatori dei medici di medicina generale e pediatri, ma anche in centri vaccinali allestiti in strutture pubbliche messe a disposizione dai Comuni, come ad esempio i palazzetti sportivi. L’obiettivo è quello di allestire spazi ampi per la vaccinazione: «Nei prossimi giorni comunicheremo quali saranno le aree dove partiremo con le giornate vaccinali» spiega, sottolineando che si stanno cercando anche spazi nei centri storici così da agevolare gli anziani. Vaccinazione che ricordiamo è offerta gratuitamente.

Sul fronte organizzativo dell’assetto ospedaliero, la Storti spiega che sono in corso interventi per il raddoppio dei posti di terapia intensiva e semi intensiva che passeranno da 100 a 200 negli ospedali di San Benedetto del Tronto, Fermo, Jesi e Senigallia. Ma in previsione, se i casi dovessero salire vorticosamente mettendo alle strette gli ospedali, c’è anche la possibilità di riattivare il covid hospital di Civitanova Marche, ma «sarà il Gores che lo deciderà».

In ogni caso l’intenzione dell’Asur è quella di portare avanti anche l’attività sanitaria ordinaria parallelamente alla gestione dei casi covid che secondo il piano pandemico regionale per ora vengono ricoverati a Fermo, San Benedetto del Tronto,  Torrette e Marche Nord.

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