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Coronavirus, affitto studenti fuori sede: pressing di Gulliver – Sinistra Universitaria su Regione Marche

L'associazione studentesca chiede di intervenire con contributi e sollecita il consiglio regionale a dare risposte agli studenti. Centanni: «L'istruzione, di qualsiasi grado, è un diritto di tutti»

L'università politecnica delle Marche
L'università politecnica delle Marche

ANCONA – È pressing sulla Regione Marche da parte dell’Associazione Studentesca Gulliver – Sinistra Universitaria sulla questione degli affitti pagati dagli studenti universitari fuori sede. I due mesi di lockdown, imposti per limitare la diffusione dell’epidemia di coronavirus, con la chiusura delle attività produttive e delle sedi universitarie, ha messo in seria difficoltà tante famiglie che si trovano costrette a dover pagare affitti per appartamenti dei quali i figli non stanno beneficiando perché rientrati a casa.
Una questione che si stima possa interessare quasi un 30% degli studenti iscritti negli Atenei delle Marche e provenienti da altre regioni italiane, più una significativa quota di studenti di varie zone delle Marche costretti a prendere casa in affitto perché il pendolarismo non è praticabile. Del problema si era interessato anche il Consiglio studentesco dell’Università Politecnica delle Marche che aveva chiesto alla Regione di intervenire sulla questione creando un fondo.

A spingere sulla questione, visto che non sono ancora arrivate risposte dal Governo né dalla Regione, è anche l’Associazione Studentesca Gulliver – Sinistra Universitaria. L’associazione ha avanzato una serie di proposte alla Regione per dare un contributo sull’affitto pagato dagli studenti delle università marchigiane provenienti da tutto il territorio nazionale e internazionale e da quelli che beneficiano di borse di studio.

Marco Centanni, coordinatore Lista Gulliver Sinistra Universitaria – Udu Ancona

«La Regione Marche non può ignorare gli studenti iscritti alle università del proprio territorio in un momento come questo» spiega Marco Centanni, coordinatore Lista Gulliver Sinistra Universitaria – Udu Ancona, che pone l’accento sul fatto che «ad oggi purtroppo si ha ancora una concezione elitaria dell’università, che viene vista come un lusso delle famiglie più abbienti. Questa visione deve essere assolutamente rivista: l’istruzione, di qualsiasi grado, è un diritto di tutti e come tale va garantita a tutti gli studenti la possibilità di proseguire il percorso di studi, anche in un momento di crisi economica. Per questo chiediamo alla Regione Marche delle risposte concrete e che definiscano l’importanza che la Regione stessa da all’Università».

Nella seduta del Consiglio Regionale di oggi (12 maggio) la questione verrà sollevata sia per quanto concerne la richiesta di interventi sugli affitti che sugli abbonamenti per il servizio di trasporto pubblico locale già sottoscritti: proposte che, insieme alla richiesta di modifica dei criteri di merito per le borse di studio, sono state già portate all’attenzione della Regione attraverso il Coordinamento delle Università Marchigiane, a cui hanno partecipato i quattro rettori degli atenei marchigiani, l’assessore al diritto allo Studio Loretta Bravi e i rappresentanti degli studenti della regione, con delle lettere indirizzate agli organi regionali dai rappresentanti degli studenti.

«Non possiamo continuare ad aspettare decisioni del Governo in merito a queste problematiche – spiega – , è giunta l’ora che la Regione Marche dimostri interesse per il mondo dell’università e prenda delle forti e chiare posizioni riguardo queste proposte, come hanno già fatto altre regioni in maniera indipendente».

L’associazione lancia un appello alle forze politiche presenti in Consiglio Regionale per «dare delle risposte ai migliaia di studenti dislocati nelle varie sedi universitarie e per rassicurarli sul proprio futuro. Sarebbe disastroso per la Regione Marche disperdere il patrimonio culturale e sociale che rappresentiamo. Infatti il numero degli studenti nelle Marche è già tragicamente diminuito negli anni a causa del sisma che ha colpito l’entroterra marchigiano e in questo momento rischiamo un ulteriore tracollo. Ci aspettiamo risposte chiare che, chiediamo prese di posizioni forti, non ci bastano più i silenzi, anche se a volte il silenzio è più forte di una risposta».

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