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Le Marche al fianco del Piazza di Siena: cinque soggiorni premio per la Coppa delle Nazioni

Non solo promozione dei vini e dei prodotti tipici, ma di tutto un territorio: rinnovata la partnership con il celebre concorso di ippica

La presentazione di stamattina in Camera di Commercio delle Marche

ANCONA – La Regione Marche rinnova la sua partnership con il Piazza di Siena, lo storico concorso ippico internazionale quest’anno giunto all’edizione numero 91 che andrà in scena nella cornice di Villa Borghese, a Roma dal 22 al 26 maggio prossimi. Una passerella eccezionale per la promozione dei prodotti tipici e del territorio marchigiano, che già ha fornito riscontri molto positivi lo scorso anno, così positivi da convincere la Regione, insieme all’Atim, di ripetere la felice esperienza anche in questa circostanza, davanti a cavalli e cavalieri provenienti da tutti i continenti e da 18 Paesi diversi. A Piazza di Siena saranno presenti rappresentanti di Stati Uniti, Messico, Medio Oriente, e naturalmente d’Europa, il continente più importante per partecipazione, con presenze da Irlanda, Inghilterra, Belgio, Svezia, Germania, Francia e altre nazioni.

L’evento di quattro giorni metterà in mostra l’intenso agonismo delle migliori combinazioni di cavalli e cavalieri del circuito del salto ostacoli, e si concluderà domenica 26 con il Rolex Series. Novità della partnership edizione 2024: le Marche premieranno i vincitori della Coppa delle Nazioni con cinque soggiorni nella regione. Oggi pomeriggio s’è svolta la presentazione della rinnovata partnership alla Camera di Commercio delle Marche, ad Ancona, presenti il presidente della Regione Marche, Francesco Acquaroli, il direttore Atim, Marco Bruschini, e il presidente nazionale Federazione italiana sport equestri, Marco Di Paola, ma anche Maria Grazia Cecchini, consigliere Fise, Simone Perillo, segretario generale Fise, il presidente del comitato regionale Marche della Fise, Gabriella Moroni, e Simone Panichi, l’organizzatore del concorso ippico di Ascoli Piceno.

«È il secondo anno che la Regione Marche unisce il suo nome e il suo brand a quello di Piazza di Siena – ha detto Marco Di Paola –, un palcoscenico di livello internazionale in ambito equestre, con un milione di euro di montepremi. E’ come Wimbledon nel tennis, tantissimi proprietari e cavalieri vengono a Roma l’ultimo weekend di maggio per partecipare a quest’evento». Il presidente Di Paola ha poi spiegato ulteriormente la partnership con il territorio marchigiano: «Siamo uno sport molto elegante, che rappresenta uno stile di vita, tra natura e animali, e questa è una regione con grandissimi valori naturalistici ma anche agroalimentari. Una bellissima opportunità: l’anno scorso tutti hanno confermato che la cena con i prodotti delle Marche è stata tra le migliori cui hanno partecipato».

«Presentiamo questa seconda partnership a Piazza di Siena con grande orgoglio – ha aggiunto il presidente della Regione Marche, Francesco Acquaroli – l’anno scorso durante la cena è stata lanciata la candidatura della cucina italiana come patrimonio Unesco. Chi lo ha vissuto s’è reso conto del tipo di evento e dell’impatto che può avere per la nostra regione, la nostra cucina e i nostri prodotti. Da sottolineare la convergenza tra quello che rappresenta Piazza di Siena e la vocazione paesaggistica del nostro territorio. Siamo felici di poter continuare su questa strada». «Grazie ad Acquaroli che ha creduto subito a questo progetto e ci ha creduto ancora di più quando lo ha visto realizzato – ha dichiarato Marco Bruschini –. Un evento che per noi romani rappresenta la storia, Piazza di Siena c’è da sempre, non è frutto di momenti particolari, c’è e vive a prescindere da chi ci va. Anche mister Rolex (James Dowling, ndr) lo scorso anno ha apprezzato i vini delle Marche. Il 25 maggio ci sarà una cena di presentazione dei prodotti marchigiani alla presenza del ministro Lollobrigida, altro momento non solo per ribadire la candidatura della cucina italiana a patrimonio Unesco ma anche per ribadire la gastronomia marchigiana in questi appuntamenti».

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