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Manovra del governo Meloni, novità e reazioni

Le novità salienti che andranno in vigore dal primo gennaio 2023 con il via libera alla manovra del governo. Le reazioni delle associazioni di categoria

ANCONA – Dallo smart working prorogato fino al 31 marzo solo per i fragili alla stretta sul reddito di cittadinanza, dalla proroga del bonus mobili all’Iva dimezzata sulle case green acquistate dai costruttori, dal taglio degli oneri in bolletta al bonus sociale, dal taglio del cuneo fiscale al congedo parentale fino al bonus psicologo. È stata approvata la manovra del governo che già dal primo gennaio del 2023 introduce una serie di novità. Tra i primi provvedimento in vigore c’è il taglio del cuneo fiscale e la norma sulle pensioni, il taglio dell’Iva su alcuni prodotti come assorbenti e latte in polvere, il bonus mobili e le novità relative ai mutui under 36.

Contante, cuneo fiscale e smart working

Dal primo 2023 sale da 1.000 a 5mila euro la soglia per il trasferimento del contante. Alla stessa data entrano in vigore anche le nuove norme sul cuneo fiscale con l’esonero parziale per il 2022 di 0.8 punti percentuali sulla quota dei contributi previdenziali per l’invalidità, la vecchiaia e i superstiti a carico del lavoratore dipendente, prorogato a tutto il 2023. L’esonero dovrà inoltre essere incrementato di un ulteriore punto percentuale.

Estesa la platea dei lavoratori dipendenti che avranno diritto al taglio del cuneo fiscale del 3%: il reddito lordo annuo sale da 20mila a 25mila euro. Due punti percentuali del reddito andranno ai lavoratori, un punto alle imprese. Confermato sui redditi fino a 5 mila euro il taglio del cuneo al 2% introdotto dal governo Draghi.

Prorogato al 31 marzo 2023 lo smart working ma solo per i lavoratori in condizioni di fragilità.

Taglio dell’Iva

Scende al 5% l’Iva per assorbenti e tamponi, per latte in polvere o liquido per l’alimentazione dei neonati o dei bambini nella prima infanzia, quella per le preparazioni alimentari di farine, semole, semolini, amidi, fecole o estratti di malto per l’alimentazione dei lattanti o dei bambini, dei pannolini per bambini e dei seggiolini da auto per bambini.

Bonus mobili

Nel 2023 il bonus mobili non solo è confermato, ma sale da 5mila a 8mila euro come importo da portare in detrazione per l’acquisto di mobili o grandi elettrodomestici di classe non inferiore alla A per i forni, alla E per le lavatrici, le lavasciugatrici e le lavastoviglie, alla F per i frigoriferi e i congelatori.

Agevolazione mutui under 36, bonus psicologo e congedo parentale

Per quanto riguarda i mutui per la prima casa per i giovani under 36, l’agevolazione è stata prorogata anche per il 2023. Rafforzato il bonus psicologo nato per i giovani che hanno avuto difficoltà a causa della pandemia. L’incentivo potrebbe salire dagli attuali 600 a 1.500 euro, confermando il tetto Isee fino a 50mila euro. Al congedo parentale viene aggiunto un mese pagato all’80%, valido anche per i padri.

Assegno unico

Bambini

L’assegno unico universale cresce del 50% per le famiglie che hanno dai 4 figli in su, assegno incrementato anche per le famiglie che hanno da tre figli in su di età compresa tra 1 e 3 anni a patto che l’Isee familiare sia inferiore a 40 mila euro.

Flat tax

Per le partite Iva scatta la Flat tax con soglia di reddito per accedere all’agevolazione del 15% innalzata da 65mila a 85mila euro. Fino a 100 mila euro viene applicata la Flat tax incrementale del 15% sulla differenza tra l’incremento e il reddito più alto dell’ultimo triennio.

Quota 103 e Opzione donna

Quota 102 viene rimpiazzata con Quota 103, che nel 2023 potrà essere utilizzata per 12 mesi da coloro che al primo gennaio avranno maturato 62 anni d’età e 41 anni di versamenti. Il diritto alla pensione anticipata entro il 31 dicembre 2023 potrà essere esercitato anche dopo a questa scadenza. Novità anche per Opzione donna: se finora fino al 31 dicembre, l’uscita anticipata è consentita alle lavoratrici che abbiano maturato 58 anni d’età o 59 se autonome e 35 anni di versamenti, dal primo gennaio 2023 occorrerà aver raggiunto i 60 anni di età. Unica eccezione per chi assiste un coniuge o un parente di primo grado convivente con handicap grave o chi ha un’invalidità civile uguale o superiore al 74%, oppure sia stata licenziata o dipendente da imprese per cui c’è un tavolo per la gestione della crisi aziendale.

Agevolazioni per l’acquisto di case green

Per chi acquista una casa ‘green’ ovvero in classe energetica A o B scatta il bonus con l’Iva al 50% entro il 31 dicembre 2023, se comprate direttamente dal costruttore. Scende al 10% l’Iva sul pellet per tutto il 2023 e al 5% quella sul teleriscaldamento per il primo trimestre 2023.

Bollette calmierate

Calmierato fino al 30 marzo 2023 il credito d’imposta sulle bollette elettriche e del gas per bar, ristoranti e attività commerciali, con il beneficio fiscale che sale dal 30 al 35%. Per le imprese energivore e gassivore il credito d’imposta viene posto al 45%, prima era al 40%.

Reddito di cittadinanza e Reddito Alimentare

Confermata la stretta sul reddito di cittadinanza che si perderà al rifiuto di una offerta di lavoro e che dal 2024 è destinato a scomparire per essere sostituito da altre misure. Parte la sperimentazione del Reddito alimentare nelle città metropolitane. Si tratta di una misura per chi è in povertà assoluta ed è finalizzato all’acquisto di prodotti alimentari. Prevede anche la distribuzione dei pacchi di prodotti invenduti della distribuzione alimentare che le grandi città metteranno a disposizione di chi ne ha più bisogno. I pacchi si potranno prenotare attraverso una App e ritirare nei centri di distribuzione.

Le reazioni

Massimiliano Polacco, direttore Confcommercio Marche

Giudizio positivo dal direttore di Confcommercio Marche, Massimiliano Polacco secondo il quale la finanziaria del governo Meloni «ha segnato una nuova strada, in completa discontinuità rispetto al passato, mettendo al centro il lavoro e l’economia. È soltanto l’inizio di un nuovo percorso e speriamo che questo possa proseguire per il bene della nostra economia».

Il segretario generale di Confartigianato imprese Ancona- Pesaro e Urbino Marco Pierpaoli

«Positivo» il commento di Marco Pierpaoli, segretario di Confartigianato Imprese Ancona – Pesaro e Urbino, sul fronte della «risposta all’emergenza energetica e con linee di intervento di più ampio respiro che incrociano le aspettative più volte ribadite dalla nostra associazione», mentre «mancano invece all’appello misure come lo sblocco dei crediti fiscali incagliati delle aziende che hanno utilizzato i bonus edilizia, il taglio degli oneri generali di sistema nelle bollette di luce e gas delle imprese con potenza superiore a 16,5 kW, la decontribuzione triennale per le assunzioni di apprendisti, misure che Confartigianato ha sollecitato più volte».

Massimiliano Santini, direttore Cna Ancona

Massimiliano Santini, direttore Cna Ancona parla di una manovra «che risente in maniera significativa della partita straordinaria relativa all’esplosione del costo energetico per imprese e cittadini, pertanto le misure adottate per giovani e pensionati, seppur vadano nella direzione giusta, sono fortemente ridimensionate nelle risorse a disposizione. Bene il percorso approcciato relativamente alla riduzione del cuneo fiscale – dice -, da sempre un cavallo di battaglia della Cna e altrettanto apprezzabili gli sforzi volti ad agevolare le politiche attive nel lavoro, rivedendo i sussidi ai disoccupati, rispetto ai quali ricordiamo che nessuno deve rimanere indietro ed essere lasciato al proprio destino se c’è la buona volontà di darsi da fare».

«Ci aspettiamo tuttavia più chiarezza, coraggio e più incisività su altri punti urgenti e all’ordine del giorno – conclude – come i crediti in pancia alle aziende rispetto al superbonus che rischia di far naufragare un intero comparto sull’onda delle promesse mancate e della confusione generata dalle dichiarazioni contraddittorie, oltre alle altrettante scelte da compiere per rispettare la stringente tabella di marcia del Pnrr, su sostenibilità, infrastrutture e lavoro, aspetti irrinunciabili per un Paese che dovrà dimostrare di saper spendere gli oltre 200 miliardi di euro nei prossimi 4 anni».

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