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Maestro accusato di pedofilia, in casa i diari con racconti scabrosi

Sono stati trovati dalla squadra mobile di Ancona dopo una perquisizione. L'uomo, un 30enne che vive ancora con la famiglia, avrebbe descritto nelle pagine le emozioni e le sensazioni provate quando rimaneva solo con i bambini

ANCONA – Avrebbe descritto gli incontri con i bambini, quando rimaneva solo con loro, con le emozioni e le sensazioni provate. Racconti scabrosi riportati in diversi diari che conservava come un tesoro forse nella speranza che qualcuno li trovasse.

Quelle pagine sono state trovate dagli agenti della squadra mobile, in casa del maestro accusato di pedofilia dopo la denuncia della famiglia di una sua alunna che aveva sei anni all’epoca dei fatti. L’uomo, un 30enne che vive ancora in famiglia, nella provincia dorica, è stato sottoposto ieri alla misura coercitiva del divieto di dimora con riferimento ai luoghi in cui si trovano istituti scolastici, pubblici e privati, di ogni ordine e grado con divieto anche di accedervi.

Insegnava in un istituto comprensivo di Ancona. Secondo l’accusa avrebbe tenuto atteggiamenti morbosi e molesti nei confronti di diversi minorenni, alcuni anche suoi alunni. La Procura dorica, titolare delle indagini è il pm Irene Bilotta, gli contesta la violenza sessuale su minori.

A far scattare l’indagine, partita circa un anno fa, è stato il racconto che una bambina ha fatto ai genitori. La minore, aveva sei anni, riferì al papà e alla mamma che il maestro l’aveva portata in una stanza, toccandola. Nessuna penetrazione ma atteggiamenti spinti che scioccarono la piccola al punto da crollare con un lungo racconto fatto poi in casa. Il racconto risale ad ottobre dello scorso anno. I genitori della bambina si sono poi rivolti alla polizia che ha iniziato una lunga e delicata indagine raccogliendo diversi elementi probatori nei confronti dell’insegnante sul quale è stata anche effettuata una perizia medica.

Sequestrati diversi supporti informatici fatti analizzare dalla Procura. Nella perquisizione fatta in casa la squadra mobile, diretta da Carlo Pinto, ha trovato diversi diari dove il docente descrive le emozioni provate quando rimaneva solo con i bambini. Frasi scabrose e ritenute inequivocabile dagli inquirenti. È da accertare se i contenuti dei diari siano relativi ad altri alunni della stessa scuola. Il pm aveva chiesto gli arresti domiciliari però non concessi.

Per il 30enne, a metà dicembre dello scorso anno, scattò una interdizione dall’insegnamento di otto mesi, scaduti ad agosto. La notizia del presunto maestro pedofilo è stata però diffusa solo oggi. Con il lockdown e la pandemia il docente non ha più avuto contatti con gli alunni. Ieri la polizia ha notificato all’indagato la misura coercitiva del divieto di dimora con riferimento ai luoghi in cui si trovano istituti scolastici, pubblici e privati, di ogni ordine e grado con divieto anche di accedervi. La minore è stata sentita in incidente probatorio e avrebbe confermato davanti al giudice quanto raccontato ai genitori. La famiglia è seguita dall’avvocato Giorgio Canali. L’indagato dall’avvocato Stefano Migliorelli del foro di Macerata. 

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