Attualità

Dottorato industriale: a Chiara Bartolacci dell’Università di Macerata menzione nazionale

L’Assioa, Associazione Italiana di Organizzazione Aziendale, ha conferito un riconoscimento speciale nell’ambito del premio “Tesi di Dottorato” alla studentessa 31enne originaria di Monte San Giusto

Chiara Bartolacci
Chiara Bartolacci

MACERATA – L’Università di Macerata si porta a casa un bel riconoscimento nazionale. L’Assioa, Associazione Italiana di Organizzazione Aziendale, ha infatti conferito a Chiara Bartolacci, dottore di ricerca dell’Ateneo, una menzione speciale nell’ambito del premio “Tesi di Dottorato” per il biennio 2017-2018. La scelta è caduta sulla studentessa «per l’attualità del tema affrontato, la solidità dell’impianto teorico metodologico e la capacità di finalizzare in una tesi di ricerca indipendente un percorso di dottorato industriale».

Originaria di Monte San Giusto, 31 anni, Chiara ha completato il dottorato di ricerca in Economics and Management nel 2017 con una tesi su “La costruzione dello storytelling. La logica della pratica dietro alla logica della rappresentazione nella comunicazione organizzativa”. Uno studio che si pone l’obiettivo di comprendere la costruzione delle rappresentazioni narrative all’interno di un contesto organizzativo.

«Il progetto di ricerca – spiega la premiata – è stato sviluppato come un Dottorato Industriale di tre anni, che mi ha permesso di combinare lavoro e osservazione all’interno di un contesto aziendale. L’idea base, infatti, è nata dalla volontà di un’impresa di collaborare con l’Università per sviluppare un progetto volto a valorizzare la propria identità e la propria immagine. È stata un’opportunità eccezionale per una riflessione e un’analisi del complesso ruolo del ricercatore. Questo riconoscimento ha un valore simbolico particolarmente importante per me. Ringrazio i miei mentori, a cominciare dai docenti Barbara Czarniawska, Federico Niccolini e Antonella Paolini».

Chiara Bartolacci sta portando avanti in tandem sia il percorso professionale sia quello accademico, collaborando con un’agenzia di comunicazione e con Unimc per un Progetto Europeo.

«Faccio molte cose – conclude – a volte mi sento disorientata, anche se, devo ammettere, trovo entusiasmante il poter essere molte cose allo stesso tempo e il poter fare cose totalmente diverse nell’arco di una stessa giornata. Credo sia l’eredità che mi ha lasciato questo Dottorato Industriale».

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