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Macerata, il presidente Pettinari: «Il Convitto rimane al Pannaggi; pronte nuove aule»

Il presidente della provincia ha anche risposto al primo cittadino che lo aveva invitato sui social a mettere per iscritto il via libera al Convitto per l'utilizzo delle aule del piano terra dell'ex Pannaggi

Il presidente della provincia di Macerata Antonio Pettinari

Il Convitto rimane al Pannaggi e la questione non era mai stata messa in dubbio. Si può riassumere così il pensiero del presidente della Provincia di Macerata Antonio Pettinari che ieri, 27 gennaio, durante una conferenza stampa, ha chiarito la situazione della scuola.

Nei giorni sorsi infatti era scoppiata una protesta da parte dei genitori degli alunni dopo la notizia che il Comune stava valutando un eventuale spostamento ai Salesiani in viale Don Bosco. Trasloco che sarebbe dovuto avvenire per permettere di rimuovere l’amianto dal tribunale. Non solo non c’è il rischio dell’ulteriore trasferimento (il primo era avvenuto dopo le scosse del 2016, ndr.) ma la dirigente può anche decidere di allargarsi nelle nove aule lasciate vuote dalla scuola Mestica.

«Dopo il sisma diverse scuole erano risultate inagibili e in particolare quelle di proprietà comunale – ha spiegato il presidente Pettinari -. L’Amministrazione ci chiese allora di dare una mano nel caso in cui fosse stato necessario ripensare degli spazi. La provincia aveva allora programmato di spostare l’Ipsia dalla sede di via Batà, dove siamo in affitto, al Pannaggi che, invece, sarebbe stato trasferito al “Bramante”. Dopo la scossa di agosto abbiamo pensato di interrompere la nostra programmazione: spostammo il Pannaggi ma per mettere a disposizione lo stabile alle scuole cittadine non più agibili e così diventò la sede del Convitto e della Dante Alighieri: la priorità era garantire i migliori spazi possibili alle scuole. Allo stesso modo abbiamo anche ospitato il Cpia, che realizza un’offerta formativa per adulti, che attualmente si trova nei locali dell’ITC “Gentili”. Una collaborazione dunque a 360 gradi».

«Lo scorso venerdì, alla presenza del Provveditore Carla Sagretti, ho incontrato i dirigenti Francesco Giacchetta, dell’Ipsia “Corridoni”, e il preside del Convitto Nazionale Annamaria Marcantonelli – ha continuato Pettinari -. Ho chiarito che avevamo ipotizzato una convivenza tra le due scuole nello stabile del Pannaggi, ma dopo i sopralluoghi effettuati con i tecnici abbiamo valutato che non sarebbe stato possibile trasferire lì il professionale. In ogni caso, mai c’è stata l’intenzione di spostare il Convitto, cosa che ritengo assurda in quanto l’emergenza terremoto non è terminata: quindi la scuola rimane al Pannaggi fino a quando non vengono recuperati gli spazi della storica sede. Durante l’incontro ho preso atto della necessità dei nuovi spazi richiesti dal Convitto e ho dato disponibilità a utilizzare le aule ora lasciate libere dalla Dante Alighieri, comunicando al dirigente Giacchetta la ferma volontà di trasferire la scuola al Pannaggi il prima possibile, appena l’emergenza del Convitto si sarà conclusa».

Il presidente della Provincia ha poi ricordato le varie competenze dell’Ente che rappresenta. «La legge 142 del 1990 assegnò alla Provincia la competenza sugli istituti superiori e quella del 1996, la Masini, dettò le regole. Negli anni poi l’Amministrazione provinciale ha preso in carico le scuole in regola, munite di certificazione. Le altre sono rimaste ai comuni come la sede principale dell’Ipsia di Corridonia, il Liceo Classico di Recanati, il professionale di San Severino Marche, il socio-pedagogico di San Ginesio. La Provincia gode invece del diritto d’uso fino a quando sarà finalizzato all’utilizzo scolastico. Venendo al Convitto c’è un dibattito in corso dal punto di vista amministrativo sulle competenze che vengono assegnate alla Provincia, ma fino al 2016, da quando lo stabile è diventato inagibile, il Comune non ci aveva mai fatto richiesta di attribuzione».

Pettinari ha poi risposto al primo cittadino che sui social lo aveva invitato a mettere per iscritto il via libera al Convitto per l’utilizzo delle aule del piano terra dell’ex Pannaggi. «Bastava una telefonata e poi le amministrazioni si muovono con gli atti e non sui social».

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