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Pamela Mastropietro, è ergastolo per Oseghale. Matraxia: «Faremo appello»

Questa la condanna inflitta dai giudici al 30enne nigeriano unico imputato nel processo per l'omicidio della 18enne romana fatta a pezzi i cui resti furono ritrovati il 31 gennaio 2018 in due trolley abbandonati nelle campagne di Pollenza

MACERATA – È ergastolo per Innocent Oseghale. Questa la condanna inflitta dai giudici al 30enne nigeriano unico imputato nel processo relativo all’omicidio di Pamela Mastropietro la 18 romana fatta a pezzi i cui resti furono ritrovati il 31 gennaio 2018 in due trolley abbandonati nelle campagne di Pollenza nel maceratese. Dopo ore in Corte di Assiste presieduta dal giudice Roberto Evangelisti è arrivata la sentenza.

L’imputato accusato di omicidio, vilipendio di cadavere e violenza sessuale è stato giudicato colpevole. Pamela si era allontanata dalla comunità Pars di Corridonia dove era ospite il 29 gennaio del 2018. Il processo davanti alla Corte d’Assise si è aperto il 13 febbraio scorso.

Grande delusione da parte degli avvocati di Innocent Oseghale alla lettura della sentenza. «Non ci aspettavamo la condanna per violenza sessuale» commenta l’avvocato Umberto Gramenzi che insieme al collega Simone Matraxia si è occupato della difesa del nigeriano, secondo il legale «non c’erano atti»; inoltre le dichiarazioni del maggior accusatore di Oseghale erano state «trasmesse alla Procura per la valutazione di competenza».

«Faremo appello -annuncia Simone Matraxia – contro la condanna per violenza sessuale e omicidio». Intanto Oseghale al termine del processo torna nel carcere di Forlì.

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