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Contraffazione, oscurati 98 siti web per l’e-commerce di abbigliamento

Venduti falsi prodotti di Moncler, Golden Goose, Ston Island, Pinko e di molti altri marchi. La vasta operazione, partita dalla denuncia di un acquirente, è stata condotta dalle Fiamme Gialle

MACERATA – Una vasta operazione anti contraffazione della Guardia di Finanza di Macerata ha permesso di oscurare ben 98 siti web che commercializzavano prodotti contraffatti di noti marchi nazionali e internazionali, nello specifico Moncler, Golden Goose, Ston Island, Pinko e molti altri. I gestori dei siti web avevano collocato all’estero (Germania, Francia, Danimarca, Stati Uniti, Panama, Cina e Gran Bretagna) gli indirizzi I.P. proprio per sviare le attività di polizia giudiziaria.

«La contraffazione si contrasta sul territorio ma negli ultimi tempi c’è una vendita capillare e insidiosa che interessa soprattutto il web: proprio qui gli acquirenti vengono tratti in inganno convinti di comprare merce originale » ha osservato il colonnello Gravina.

«Il fenomeno dell’e-commerce e degli acquisti online è in costante crescita: solo nel 2016 valeva 16 miliardi di euro, un giro di affari smisurato – ha aggiunto il procuratore della Repubblica Giovanni Giorgio che ha diretto l’operazione -. La merce italiana inoltre, dopo quella americana, è la più contraffatta a livello mondiale e non c’è una governance istituzionale a livello internazionale che regola il fenomeno».

Da sinistra: il comandante provinciale della Guardia di Finanza colonnello Amedeo Gravina e il comandante della compagnia di Macerata capitano Emilio Fuscellaro
Da sinistra: il comandante provinciale della Guardia di Finanza colonnello Amedeo Gravina e il comandante della compagnia di Macerata capitano Emilio Fuscellaro

Il decreto di sequestro preventivo dei 98 siti web è stato ottenuto dal gip di Macerata Domenico Potetti su richiesta del procuratore Giorgio e del sostituto Barbara Buccini. Sui siti di e-commerce, contrariamente a quelli di natura giornalistica, non ci sono infatti i limiti dell’art. 21 della Costituzione.

«Le indagini sono partite nel luglio scorso dalla denuncia di un cittadino italiano che aveva acquistato in uno dei siti, poi oscurato, un giubbotto Moncler e un paio di scarpe Golden Goose – ha spiegato il capitano Emilio Fuscellaro, comandante delle Fiamme Gialle di Macerata -. Immediatamente le case madri hanno confermato che i siti web non erano abilitati alla vendita dei loro prodotti e hanno riconosciuto i falsi».
Era possibile acquistare in alcuni dei 98 siti online, ben mille prodotti per ogni singolo ordine: un giro di affari illeciti milionario che le Fiamme Gialle hanno bloccato.

Il procuratore della Repubblica Giovanni Giorgio e il consulente Pietro Dal Ben
Il procuratore della Repubblica Giovanni Giorgio e il consulente Pietro Dal Ben

Fondamentale è stato il supporto del consulente Pietro Dal Ben. «I siti oscurati avevano anche nelle proprie home page le immagini originali dei prodotti; molti inoltre avevano all’interno dei domini i nomi dei famosi brand per cui non era difficile cadere in inganno. Grazie alle dovute perizie siamo riusciti ad accertare la contraffazione, messa in atto a dovere per ingannare l’acquirente. Diffidare dai siti – ha aggiunto Dal Ben – che in caso di contestazioni non restituiscono il denaro: questo è uno dei campanelli di allarme per riconoscere il vero dal falso».
Nel 2016 il fatturato del falso in Italia era di 6,9 miliardi di euro e se non ci fossero questi illeciti si avrebbero ben 110 mila posti di lavoro in più.

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