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M5S: «Un bando straordinario per mettere in sicurezza ponti, viadotti e strade»

La consigliera regionale pentastellata Romina Pergolesi ha presentato una mozione per impegnare la giunta Ceriscioli ad avviare immediatamente una ricognizione sulle opere da riqualificare/ristrutturare, stanziando le relative risorse

Romina Pergolesi

ANCONA – Un bando straordinario per la messa in sicurezza del territorio. A proporlo è Romina Pergolesi, consigliera regionale del Movimento 5 Stelle. L’esponente pentastellata presenterà una mozione, da discutere in occasione della prossima seduta dell’Assemblea Legislativa delle Marche, per impegnare la giunta Ceriscioli a dar seguito alla proposta stanziando i relativi fondi, anche in considerazione della tragedia, assolutamente evitabile, di Genova.

Cinque gli step propedeutici alla pubblicazione del bando, indicati dalla consigliera Pergolesi:

– Avviare una ricognizione, anche di concerto con gli enti locali e/o gli enti gestori, al fine di individuare e mappare le situazioni più critiche e le infrastrutture (ponti, viadotti, strade, ecc..) che necessitano di interventi di profonda manutenzione o di ristrutturazione/ricostruzione, presenti sul territorio regionale

– Presentare entro dicembre 2018 gli esiti di tale ricognizione ai consiglieri regionali, tramite relazione di sintesi accompagnata dalla relativa relazione dettagliata e documentazione completa

– Predisporre entro marzo 2019 apposito bando straordinario per l’individuazione dei progetti da finanziare e/o co-finanziare, secondo criteri comunque precedentemente esposti e discussi in sede di competente commissione consiliare, basati su principi di equità e trasparenza, sulle effettive emergenze o contingenze delle situazioni, sulla valutazione delle possibilità di partecipazione dei relativi enti locali di competenza, nonché sulla rilevanza e importanza delle infrastrutture

– Stanziare le necessarie risorse dal bilancio regionale da assegnare ai progetti selezionati con la procedura ed il bando

– Attivarsi immediatamente presso le istituzioni sovra regionali per l’individuazione di canali di finanziamento per reperire ulteriori risorse da assegnare al bando di cui al punto precedente, ad integrazione di quelle regionali impegnate

«La tragedia del Ponte Morandi di Genova, avvenuta lo scorso 14 agosto, oltreché aver provocato decine di vittime, centinaia di feriti e sfollati costretti ad abbandonare le proprie abitazioni, ha riacceso drammaticamente il dibattito sullo stato di ponti, strade ed infrastrutture nel nostro Paese – evidenzia Pergolesi -. Mancate manutenzioni, ordinarie e straordinarie, infrastrutture obsolete, necessità di investimenti consistenti per ricostruzioni o profonde ristrutturazioni: secondo quanto affermato e raccomandato anche da esperti ed addetti ai lavori, il quadro appare preoccupante e la situazione è critica e generalizzata in tutto il Paese. Il Ministro delle Infrastrutture ha dichiarato pubblicamente la necessità ormai non più rinviabile di una sorta di Piano Marshall che preveda una ricognizione generale e l’avvio delle procedure necessarie per una messa in sicurezza delle infrastrutture più obsolete e più a rischio per la pubblica incolumità».

La consigliera pentastellata, nel ricordare lo stato di ponte San Carlo a Jesi (leggi tutti gli articoli), sottolinea che in tutta la regione «vi sono numerose situazioni che richiedono quantomeno necessità di monitoraggio e di messa in sicurezza, o addirittura di completa ricostruzione, al fine di garantire l’incolumità dei cittadini e la sicurezza dei collegamenti, tenuto conto anche del sisma che ha colpito larga parte delle Marche. I lavori volti a garantire la pubblica incolumità, spesso a carico di enti locali impossibilitati a sostenere i costi per gli interventi necessari, costituiscono pertanto una assoluta priorità per la Regione, che può e deve intervenire in autonomia e sulla base di scelte e indirizzi propri, stanziando anche le dovute risorse dal bilancio regionale, al fine di finanziare o co-finanziare progetti di messa in sicurezza, manutenzione ordinaria e straordinaria, ristrutturazione e ricostruzione che siano significativi per la sicurezza dei cittadini».

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