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M5S: il resoconto dell’attività consiliare

Joselito Arcioni e Sergio Romagnoli, consiglieri comunali uscenti di Fabriano, parlano dell'attività svolta, stilando un bilancio di questi cinque anni di opposizione

Joselito Arcioni

FABRIANO – «Siamo stati sempre in linea nel Palazzo e tra i cittadini». Questo l’incipit con il quale Joselito Arcioni e Sergio Romagnoli, i consiglieri comunali uscenti del Movimento 5 Stelle di Fabriano, hanno tracciato un bilancio di quanto fatto in questi cinque anni di opposizione.

«Abbiamo fatto una grande opera di divulgazione e ne siamo orgogliosi, abbiamo iniziato una semplice rivoluzione. Cinque anni molto intensi in cui abbiamo svolto a pieno il nostro mandato: 232 fra atti indirizzo, interpellanze e mozioni; 10 diffide e 10 esposti alla Procura, alla Corte dei Conti, alla Guardia di Finanza, Al Noe e al Corpo forestale dello Stato», snocciola i numeri Arcioni.

«Una grande attività di approfondimento nelle commissioni consiliari e siamo stati l’unica forza politica che ha portato soggetti tecnici che hanno illustrato progetti importanti sulla raccolta differenziata; sulle stazioni radio-base della telefonia mobile e le conseguenti emissioni; sulla possibilità di censire tutti gli stabili che hanno ancora amianto per mappare tutto il territorio». Ancora, il Parlamento in piazza con 25 deputati e 3 senatori per parlare del caso Indesit e della delocalizzazione «con i sindacati che avevano invitato gli operai a non venire in piazza».

Arcioni, insieme a Romagnoli che per motivi personali non ha presenziato a questo bilancio delle attività svolte in Assise civica, si è soffermato sulla questione degli appalti. «Grazie al nostro lavoro, una cooperativa che non pagava da 8 mesi i suoi dipendenti, compresi i contributi, è stata estromessa e l’appalto è stato aggiudicato alla seconda arrivata. Su nostra sollecitazione, la Guardia di Finanza è arrivata in Comune. L’appalto per la realizzazione della nuova casa di riposo è stato bloccato anche grazie al nostro esposto in Procura, fermando dunque l’esproprio di una parte di terreno utilizzato dall’Istituto Agrario Vivarelli. Non c’è bisogno di una nuova casa di riposo, basta migliorare l’esistente. Pochi mesi fa è arrivata a Fabriano un’ispezione della Ragioneria dello Stato, se non c’eravamo noi il Comune non avrebbe comunicato nulla a nessuno. C’è una relazione e una lettera in cui si sollecita su cosa avesse fatto il Comune rispetto agli 11 rilievi evidenziati. L’esame degli atti ha consentito di rilevare alcune patologie ricorrenti nella gestione degli appalti facenti capo al settore Servizi al cittadino. Già dal mero esame dell’elenco degli affidamenti emerge il pressoché sistematico ricorso ad affidamenti diretti e a proroghe: appalti di servizi dati ab origine in affidamento diretto sono stati poi più volte prorogati, creando catene di attività totalmente sottratte al confronto concorrenziale.

Proroghe continue, sistematiche, non previste nell’affidamento originario e a breve termine, spesso mensili, hanno con ogni evidenza l’effetto di deprimere l’interesse all’ingresso nel mercato di nuovi soggetti, favorendo con ciò stesso il formarsi o il rafforzarsi di oligopoli e di veri e propri cartelli. Queste non sono nostre parole, ma scritte nella relazione del Mef. Siamo curiosi anche noi di capire come si muoverà il Comune», riferisce Joselito Arcioni.

C’è, poi, il caso degli incassi dei parcometri. «Nel 2012 l’appalto per la riscossione degli incassi è stato affidato a una cooperativa: oltre 67mila euro di incassi. Nel 2013, la cooperativa viene sostituita da un agente contabile che, però, non aveva titolo visto che il suo essere agente contabile era decaduto. Morale, oltre 65mila euro gli introiti per le casse comunali. Nel 2014 facciamo l’accesso gli atti a marzo, l’incasso passa a 122mila euro; nel 2015 incassi 156mila euro; nel 2016 incassati oltre 210mila euro. Non c’è giustificazione alcuna per queste enormi variazioni, neppure per il fatto che gli stalli a pagamento sono aumentati. Abbiamo invitato il Sindaco, visto che appare il tutto lapalissiano, a fare un esposto».

L’ultimo passaggio, Arcioni lo riserva alla progetto Quadrilatero. «Abbiamo due livelli di danno, il primo come opere di compensazione: il comune infatti non ha ancora preso un euro e nessuno si è preoccupato di richiederlo; il secondo è relativo a come sono stati gestiti il materiale di risulta degli scarti dei cantieri, gli inerti, che devono essere computati a risparmio dell’appalto dell’opera e, quindi, per un vantaggio economico per la collettività. Ma nessuno se ne è interessato. Abbiamo fatto insieme a Sergio Romagnoli un lavoro fantastico. Vi invitiamo a rivolgere anche alle altre forze politiche la produzione di un report su cosa hanno fatto in questi cinque anni. Per quel che ci riguarda, il M5S sarà ogni sabato a disposizione dei fabrianesi per spiegare bene tutto, per richieste di eventuali delucidazioni e per aggiornare la città sulle nostre attività».

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