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Lutto nella Diocesi di Fabriano-Matelica

Si è spento, questa mattina 7 novembre, all’età di 85 anni don Giovanni Cola. Il prete era stato parroco in numerose frazioni cittadine: Domo, Sant’Elia, Attiggio e San Michele di Fabriano

La Basilica Cattedrale di San Venanzio a Fabriano
La Basilica Cattedrale di San Venanzio a Fabriano

FABRIANO – Lutto nella Diocesi di Fabriano-Matelica. Si è spento, questa mattina 7 novembre, all’età di 85 anni don Giovanni Cola. Il prete era stato parroco in numerose frazioni cittadine.

Sempre attento al bene spirituale e sociale della sua gente, don Giovanni viveva nella casa del clero di via Gioberti dove si era trasferito negli ultimi tempi a causa di alcuni problemi di salute. È stato parroco nelle frazioni fabrianesi di Domo, Sant’Elia, Attiggio e San Michele di Fabriano.

Don Giovanni Cola
Don Giovanni Cola

Commosso il ricordo di don Tonino Lasconi, vicario generale della Diocesi. «Don Giovanni era un sacerdote originale perché per tanti anni ha rappresentato un punto di riferimento importante per i residenti delle frazioni fra le più lontane dal centro città. A Sant’Elia e Domo, ad esempio, per una vita è stato un esempio e una presenza concreta: aiutava i contadini a scrivere le pratiche da presentare negli uffici, accompagnava le persone alla Posta e molte volte andava egli stesso, per conto dei suoi parrocchiani, a sbrigare le pratiche burocratiche». Un segno di devozione e amore verso il prossimo che si rendeva palese anche attraverso questi atti concreti.

«In quegli anni, vale a dire del secondo Dopoguerra quando i servizi non erano certamente paragonabili all’offerta di oggi, don Giovanni non si è mai tirato indietro e alla pratica religiosa riusciva sempre ad abbinare un contributo sociale molto attivo in mezzo alla gente. Una consuetudine che è proseguita nel corso degli anni», prosegue il Vicario generale diocesano.

La camera ardente è stata allestita all’interno della cappella dell’Annunziata in Cattedrale a San Venanzio. Domani, 8 novembre, alle 11, saranno officiati dal vescovo, mons. Stefano Russo, i funerali. Prima di tumulare il feretro nel cimitero di Cerreto D’Esi, i suoi ultimi parrocchiani hanno chiesto e ottenuto che il corteo funebre faccia una tappa a San Michele.

È stata la sua ultima parrocchia, fino alla pensione, ed è ricordato con grande affetto. Per almeno un’ora nella chiesa della frazione sarà allestita una sorta di seconda camera ardente. «Anche noi vogliamo salutarlo solennemente. Tutto il paese pregherà per lui, alle 15:30, nel corso della Messa. Gli diremo grazie per la sua presenza e il suo impegno», hanno concluso alcuni suoi parrocchiani di San Michele.

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