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L’Università di Macerata inaugura l’Anno accademico nel segno del dialogo culturale

L’internazionalizzazione sarà il cuore della cerimonia alla quale parteciperanno delegazioni provenienti da Cina, Russia, Francia, Spagna, Polonia e Albania. L'appuntamento è per giovedì 11 aprile al teatro Lauro Rossi

Il rettore Francesco Adornato (a destra) nel corso della conferenza di presentazione dell'International Week

MACERATA – “Università, culture, dialogo”. Questo è il tema scelto per l’inaugurazione dell’anno accademico 2018/2019, 729esimo dalla fondazione, che l’Università di Macerata si appresta a celebrare giovedì 11 aprile al teatro Lauro Rossi.

L’internazionalizzazione sarà il cuore della cerimonia, alla quale parteciperanno 19 rappresentanti dei principali atenei stranieri partner di UniMc provenienti da Cina, Russia, Francia, Spagna, Polonia, Albania. «Fin dalle origini – ha spiegato il rettore Francesco Adornato – le Università hanno costituito i centri della cultura del tempo, hanno raccolto le migliori intelligenze e competenze per formare le classi dirigenti della società. Gli atenei hanno cambiato le strutture sociali e modificato la percezione del nostro universo, rappresentando una nuova legittimazione delle istituzioni e ispirando i più innovativi processi di costruzione degli spazi pubblici. Il contributo culturale e scientifico delle università ha permesso di valicare contrasti istituzionali e storiche inimicizie nazionali, alimentando un dialogo capace di anticipare e orientare la politica, di far crescere nuove generazioni in un progetto condiviso di società e pace».

Un evento che anche quest’anno cade all’interno dell’International Week: una settimana, dall’8 al 12 aprile, con circa trenta tra conferenze e seminari tenuti da trentadue esperti internazionali, visiting professor di UniMc e altri prestigiosi relatori.  Il programma degli eventi è stato illustrato dal rettore insieme alla delegata ai rapporti internazionali Benedetta Giovanola e al direttore generale Mauro Giustozzi.

La cerimonia di inaugurazione si aprirà alle 10, introdotta dal corteo degli accademici composto dal rettore, dai docenti, dai rappresentanti del personale tecnico amministrativo e degli studenti, dalle delegazioni internazionali, dai rettori ospiti e dal direttore generale che attraverseranno la piazza per fare ingresso in teatro preceduti dal gruppo Vox Ulmi della Rievocazione Storica La Margutta di Corridonia.

Come ormai rituale, interverranno Elisabetta Baldassini in rappresentanza degli studenti, Antonella Tiberi per il personale tecnico amministrativo, Giuseppina Larocca per il personale docente e il direttore generale Mauro Giustozzi. La prolusione sarà tenuta da Gian Paolo Brizzi, professore emerito dell’Alma Mater Studiorum Università di Bologna, su “Le Università, patrimonio dell’identità europea”. Il rettore Francesco Adornato terrà, quindi, la sua relazione sul tema della cerimonia. Al termine, i rappresentanti delle Università straniere sottoscriveranno una pergamena a simboleggiare la visione condivisa dell’Università come luogo di educazione delle giovani generazioni al dialogo e di costruzione di un futuro di pace.

Roberto Perna

Ad aprire l’International Week sarà anche la mostra “L’Archeologia oltre Macerata: paesaggi e persone attraverso la lente di un archeologo”.

L’esposizione è allestita nel corridoio della sede storica in piazza della Libertà ed è a cura di Roberto Perna e Maria Antonietta Rizzo.

Illustra l’attività di ricerca condotta, da oltre cinquant’anni, dagli archeologi dell’Università di Macerata in tutto il bacino del Mediterraneo, compresa l’Africa, la Grecia a l’Albania. «Una missione archeologica – ha sottolineato Perna – non è solo una ricerca scientifica, ma anche un modo per incontrare e stringere relazioni con le persone, per leggere, con tecnica e professionalità, la bellezza dei monumenti del passato oggi in pericolo e per entrare in contatto con paesaggi e costumi che diventano molto spesso parte del nostro modo di essere».

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