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Loreto, maxi fattura per i rifiuti Covid: il sindaco protesta

Il Comune ha ricevuto una fattura di 180 mila euro più Iva da parte del Cosmari per il servizio di raccolta e smaltimento nel periodo marzo-dicembre dello scorso anno

LORETO – Il Comune di Loreto ha ricevuto dal Cosmari (Consorzio Obbligatorio Smaltimento Rifiuti) una fattura di importo pari a 180 mila euro più Iva da parte del Cosmari per il servizio di raccolta e smaltimento rifiuti Covid-19 nel periodo marzo-dicembre dello scorso anno. Le spese sostenute, scrive il Cosmari, sono state attribuite ad ogni Comune dell’Ato in relazione ai quantitativi gestiti, come richiesto dal Servizio Regionale della Protezione civile. Una sorpresa per il municipio della città mariana.

«Innanzitutto spero che la cifra sia sbagliata per un Comune di 13 mila abitanti e 17 chilometri quadrati, considerato che la fattura per Macerata ammonta a 137 mila euro, e poi l’Ata dovrebbe chiedere i soldi alla Regione, con cui forse il dialogo si è interrotto – ha detto oggi, 17 marzo, in conferenza stampa convocata online il sindaco Moreno Pieroni -. Nonostante tutte le difficoltà di bilancio, stiamo cercando di non aumentare nulla a danno dei nostri concittadini anche per il momento difficile che stiamo vivendo. Non ci sarà di certo un “buco”, la fattura l’ho rimandata indietro. E poi comunque è un approccio non pensabile, non corretto e irrispettoso della comunità quello adottato, che non ha previsto nemmeno l’invio di un documento ufficiale. Andremo fino in fondo anche per vie legali se necessario. Porterò il tutto all’attenzione del presidente dell’Ata. Sto valutando l’esposto in Procura e di uscire dal Cosmari per rientrare tra i Comuni di Ancona».

Il sindaco in queste ore ha svolto una prima verifica: «Non c’è nemmeno il dettaglio delle spese, solo 142 mila euro per il gasolio e il resto per il personale ma ho saputo che non è stato impiegato personale aggiuntivo e usato un solo camioncino. Oltretutto l’anno scorso la nostra città ha avuto un solo focolaio all’Oasi Ave Maria e quindi la raccolta giornaliera è stata concentrata in quel punto. Mi resta difficile pensare come si sia arrivati a quell’importo».

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