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Libri, ago e filo: l’arte del ricamo dove non ti aspetti

Alla biblioteca di Maiolati Spontini si realizzano laboratori di cucito. Un'opportunità per donne e ragazze di tutte le età per liberare la fantasia e recuperare un'antica arte

Quale miglior occasione se non l’8 marzo per ricordarsi che facendo gruppo fra donne e ragazze di tutte le età è possibile imparare qualcosa, anche divertendosi. E allora perché non recuperare un’antica arte, quella del cucito, per creare, liberare la fantasia e crescere insieme? È questo l’intento di tre donne, Paola Albanesi, Rossana Schiavoni e Marta Tomassetti, dell’associazione NoiDiCreArt, che organizzano corsi di cucito e ricamo presso la biblioteca Fornace di Maiolati Spontini recuperando vecchie tecniche e arti antiche. La creatività spesso si trova dove non ti aspetti, in una biblioteca in questo caso.

Una partecipante mentre ricama con ago e filo

L’obiettivo del corso è di riportare in auge l’antica tecnica del cucito e del ricamo nella Vallesina, ma anche di creare un gruppo affiatato di donne pronte a confrontarsi e a sostenersi in qualsiasi momento.
«Le iscritte sono partite dalle basi – spiega Paola Albanesi – e, grazie alla bravissima insegnante Marisella, hanno imparato diversi tipi di tecniche: il punto stuoia, il punto palestrina e il punto erba. Abbiamo riscontrato tanto entusiasmo e questo è positivo, perché significa che ad oggi alcuni antichi saperi vogliono restare in vita».

Le lezioni di “Tubino mon amour”, altro corso che prenderà il via il 15 marzo, sempre in biblioteca, avrà come obiettivo quello di realizzare il campo chic e femminile per eccellenza, il tubino. In totale il corso sarà composto da sei lezioni, il costo è di novanta euro più quindici di quota associativa ed è compreso nel prezzo il kit con il materiale necessario per realizzare il lavoro.

«Speriamo – prosegue l’organizzatrice – che anche quest’avventura vada bene. Il corso di cucito che abbiamo realizzato a febbraio è stato entusiasmante. All’inizio c’erano due gruppi da dieci, poi una quindicina di iscritte hanno continuato e approfondito in quattro lezioni altre tecniche del ricamo. Ora abbiamo tante persone che vorrebbero partecipare, ma noi seguiamo con attenzione tutte le ragazze, massimo due o tre per insegnante. Speriamo di riuscire ad accontentare tutte quante!».

L’associazione NoiDiCreArt punta alla progettazione e produzione di oggetti di artigianato e progetti formativi per trasferire antichi saperi e, corso dopo corso, stanno crescendo sempre più le iscritte. Per questo motivo vorrebbero avere un luogo tutto loro dove liberare la creatività: «Per ora ci appoggiamo alla Fornace – conclude Paola – ma vorremmo trovare un posto di aggregazione per noi. Sappiamo tutti quanti che un’ora passata divertendosi vola via veloce, e penso che anche la giornata più pesante possa alleggerirsi se alla fine si fa qualcosa di appassionante e in buona compagnia».

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