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“Letto a letto”, Luca Polita dona i testi della mamma per il progetto del Soroptimist Jesi

L'obiettivo del club tutto al femminile è raccogliere testi da portare all'ospedale Carlo Urbani favorendo così la Libroterapia

JESI – I libri, la lettura, per ritrovare il benessere psicologico e per affrontare anche meglio le lunghe ore di degenza in ospedale. È l’obiettivo che persegue la “Libroterapia”, di cui si è parlato nei giorni scorsi nell’incontro pubblico “Letto a letto” promosso dal Soroptimist club Jesi con il patrocinio dell’Ast-Ospedale Carlo Urbani.

Un evento cui hanno partecipato anche i presidenti degli altri club services di Jesi e che ha visto gli interventi di Sonia Bacelli (direttrice sanitaria dell’ospedale Carlo Urbani), di Maria Luisa Quaglieri (direttrice dello Iom), di Lucia Fraboni (comica, artista, performer) e Wilma Malucelli (giornalista). Il progetto è iniziato a maggio dello scorso anno e, come spiega la presidente del Soroptimist Jesi Paola Zega, ha portato i libri all’interno dell’Ospedale Carlo Urbani per fare compagnia ai degenti. Avevano aderito 3 reparti: Urologia, Cardiologia e Chirurgia. Un anno dopo il Club torna a fare il punto della situazione lanciando nuove prospettive per questa singolare terapia, che sta donando conforto e sollievo psicologico ai malati. Un momento particolarmente toccante, l’intervento del presidente del Consiglio comunale di Jesi Luca Polita, che nel sottolineare la valenza sociale e culturale del progetto ha voluto dare un segno concreto di apprezzamento, donando al Club e quindi all’ospedale, alcuni dei tantissimi testi che compongono la biblioteca di sua mamma, Paola Baioni, mancata il dicembre scorso a causa di una malattia. Amante della lettura, la signora aveva collezionato una vera e propria biblioteca di testi di vari autori. Una piccola parte, il figlio Luca l’ha donata al Soroptimist Jesi certo che anche sua madre ne sarebbe stata felice. «Il programma “Letto a letto” è finalizzato a donare libri agli ospedali per aiutare i pazienti a trascorrere meglio la degenza – ha detto Luca Polita – ringrazio il Club per avermi dato la possibilità di donare alcuni libri di mia madre. Lei apprezzava molto questi programmi di libroterapia e son sicuro che avrebbe gradito questo piccolo gesto».
La serata è stata allietata da un intervento comico di Lucia Fraboni nei panni della professoressa del Liceo Classico di Jesi, Viridiana Pigliapoco… perché anche ridere è un’ottima terapia.

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