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«Le imprese al centro delle scelte politiche». È polemica sulla Tari

A Senigalllia, la pressione fiscale rende difficile la vita agli imprenditori e Confartigianato si mette a disposizione per studiare una strategia. Dito puntato anche contro il cambio di viabilità che rende difficile l'accesso a parte del centro storico

Raccolta differenziata rifiuti

SENIGALLIA – Sulla questione Tari è ancora polemica in città. Le associazioni di categoria non hanno firmato il documento proposto dal sindaco Mangialardi, appoggiato dai sindacati, passato in consiglio comunale lo scorso 30 gennaio. Ma a preoccupare è anche il calo d’incassi. Gli esercenti puntano il dito sul cambio di viabilità.

 

 

Giacomo Cicconi Massi

La posizione di Confartigianato

«Bisogna convocare subito un tavolo tecnico aperto alle categorie. Una viabilità che così com’è congeniata non agevola il commercio e le attività del centro storico. La situazione è piuttosto critica – spiega Giacomo Cicconi Massi, segretario di Confartigianato -. Pesa la mancanza di fiducia dovuta all’inesistenza di una politica forte a livello nazionale e perché non si leggono progetti validi. Nel 2016 abbiamo avuto 102 cessazioni nel Comune di Senigallia. Non possiamo permetterci di aspettare l’estate per recuperare gli incassi persi. Questa problematica va affrontata quanto prima con la convocazione di un tavolo che coinvolga i soggetti e le categorie interessate per trovare di comune accordo una strategia. La quotidianità è resa ancora più difficile dalla pesante burocrazia e pressione fiscale, una su tutti la Tari, costo del lavoro e affitti. Serve ottimismo, ma servono progetti che riportino le imprese al centro delle scelte politiche».

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