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Le idee del M5S sulla Cultura

Gabriele Santarelli, candidato a sindaco per i pentastellati a Fabriano, ha presentato la sezione del programma relativo alla Cultura. Prossimo appuntamento il 23 aprile una passeggiata alla scoperta del territorio e parlare dei punti del programma legato ad esso

Gabriele Santarelli, M5s-Fabriano

FABRIANO – «Dobbiamo ripartire dalle eccellenze e dai progetti che guardano al futuro. Iniziamo dalla Cultura intesa come risorsa, personale, sociale, comunitaria ed economica». È stato questo uno dei passaggi fondamentali espressi da Gabriele Santarelli, candidato a sindaco per il Movimento 5 Stelle di Fabriano, durante l’iniziativa “La cultura si mangia” svoltasi sabato 25 marzo al Wooden Bar di Fabriano. Si è trattato del primo incontro per la presentazione del programma amministrativo con il quale i pentastellati si candidano, in modo autorevole e per molti da favoriti numero uno, per governare la città per i prossimi cinque anni.

«Il nostro programma – ha detto Santarelli – si sviluppa su cinque macro argomenti: Centro storico, Comunità, Territorio, Lavoro, Innovazione e formazione. La Cultura rappresenta un tema trasversale che va a toccare ognuno di questi cinque punti. Cultura significa crescita, se accompagnata da una visione sulla quale basare una programmazione a lungo termine che non può prescindere dal ricercare la collaborazione di chi a Fabriano, ognuno a suo modo, fa Cultura. Dobbiamo ripartire dalle eccellenze e dai progetti che guardano al futuro. Per farlo è necessario coinvolgere le realtà che già esistono a Fabriano per capire insieme a loro in che modo il comune può aiutarle e per condividere progetti e idee. Valorizzare le eccellenze significa anche concedere i giusti spazi e aiutare la creazione di eventi in grado di dare un volto preciso alla città».

Il programma del Movimento 5 Stelle Fabriano è pronto, ma integrabile fino al termine della presentazione con le idee dei cittadini. Per quel che riguarda la Cultura sono state presentate alcune idee che si intendono portare avanti: far vivere (o rivivere) gli spazi pubblici: il teatro, la piazza, il CAG, l’ex cinema Montini, e tutti i locali di proprietà del comune; organizzare eventi dedicati alla musica, al teatro, allo sport, ad itinerari a piedi dentro e fuori la città (archeo-trekking, trekking cittadino, passeggiate naturalistiche integrate), all’artigianato e all’enogastronomia; creazione di un vero circuito museale anche in sinergia con altri comuni limitrofi. Qualunque cosa verrà proposta e fatta, però, deve essere portata avanti partendo da un’analisi delle risorse culturali esistente, sia dal punto di vista materiale (patrimonio artistico paesaggistico, esperienze virtuose già esistenti) che umano.

«Sarà necessario il dialogo e il confronto con tutti i soggetti che a vario titolo producono o diffondono cultura e condividere e creare delle condizioni favorevoli allo sviluppo culturale in una programmazione a medio e lungo termine, evitando ogni tipo di improvvisazione. Il coinvolgimento delle scuole di ogni ordine e grado nei progetti culturali sarà prioritario, come la trasparenza nella gestione delle risorse investite. Si stileranno criteri oggettivi per accedere a risorse e spazi pubblici garantendo pari opportunità».

Nel corso della presentazione di questo segmento del programma, il M5S ha invitato a prendere la parola, per presentare le proprie idee e/o progetti, le associazioni o le realtà presenti. E alcune di loro hanno parlato dei loro progetti, già attivi, in corso d’opera o su carta, come il caso di Accademia della carta, che attraverso il vice presidente Luigi Alunni ha raccontato di come la produzione della carta a mano possa sviluppare in un arco di 5-6 anni un’occupazione di professionalità, tra mastri cartai, marketing, commerciale, con un impatto a livello numerico importante (200-250 addetti) per il quale l’accademia e la futura Amministrazione dovrebbero lavorare in sinergia per catturare finanziamenti diretti, promuovere, dare i giusti spazi e supporti.
«L’Accademia non è una concorrenza al Museo della Carta, è tutto un altro affare ed è un affare che può dare alla città tanto» ha sottolineato Luigi Alunni. L’Accademia e l’azienda portata avanti da Sandro Tiberi hanno unito la tradizione storica e che fa conoscere Fabriano nel mondo, cioè la carta alla tecnologia, alla scienza, e alla natura, attraverso progetti innovativi, ma soprattutto tanta forza di volontà e determinazione.

Presente all’incontro di sabato scorso anche l’Accademia dei Musici, che darà vita ad un corso universitario per cantanti e musicisti che vede l’unione di medicina e tecnologia, e che avrà un’importante ricaduta sul territorio. Il professor Paolo Piacentini, presidente nazionale della federtrek e all’interno del ministero per l’Ambiente, ha sottolineato come la cultura possa cambiare la visione del futuro di una città, perché «la cultura è provocazione, ascolto dei virtuosismi che sono in giro, creatività. Unire cultura, turismo, solidarietà, imprenditoria, cambiando modello di cultura che ha bisogno di rete e di esempi virtuosi è il futuro di una città».

A prendere la parola anche Stefano Stopponi, dell’associazione teatrale Papaveri e Papere, che ha presentato un progetto di un teatro aperto: rendere gli spazi aperti adibiti al pubblico spettacolo, l’ex cinema Montini, la struttura presente alle Marco Polo e all’ITC Morea, e aprire il Teatro Gentile con tariffe accessibili, perché il teatro è risorsa culturale, cittadini, scolastica, sociale ed economica per tutte le risorse umane coinvolte.
Camilla Bano, studentessa dell’Università di Macerata, ha sottolineato che il turismo non lo fa solo l’hotel, che ospita, «ma lo fanno le strade, le persone che si incontrano, i sorrisi, le aperture. Solo così Fabriano potrà essere accogliente, e quindi turistica». Spazio anche ad altre realtà come il Fabriano Film Fest, a Mauro Agostinelli, a Anna Massinissa che hanno portato le loro testimonianze, il loro vissuto, le loro volontà. Durante l’evento, il professore e artista Massimo Melchiorri, ha dato vita ad un’opera d’arte, filmata durante l’evento, così che i partecipanti all’incontro ne hanno visto la nascita dal vivo passo dopo passo.

«Fabriano ha bisogno della valorizzazione delle sue bellezze, in una visione e pianificazione che tenga conto di tutte le variabili, per essere attraente e attrattiva, per trovare un modo per ripartire insieme ad altro», le parole conclusive dell’incontro. Prossimi appuntamenti in programma del Movimento 5 Stelle Fabriano: il 23 aprile una passeggiata alla scoperta del territorio e parlare dei punti del programma legato ad esso, e il 6 maggio sull’agricoltura e sulle novità, anche a livello imprenditoriale e sociale, che si stanno sviluppando e si possono sviluppare.

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