Ancona-Osimo

«Le donne, grande valore per la Polizia»

Il capo della Polizia - Direttore Generale della Pubblica Sicurezza, il prefetto Franco Gabrielli, ha presenziato alle celebrazioni in Questura di questa mattina. Presente anche Fernanda Santorsola, prima donna a guidare una Squadra Mobile in Italia

ANCONA- Giornata speciale in Questura ad Ancona. In occasione della Festa della Donna, il capo della Polizia – Direttore Generale della Pubblica Sicurezza, il prefetto Franco Gabrielli, ha presenziato alle celebrazioni. Giornata resa ancora più speciale dai festeggiamenti per il 90° compleanno di Maria Caterina Matera. Entrata in Polizia nel 1961, è stata Ispettore Capo fino al 1987 ed ha svolto ad Ancona parte rilevante della sua carriera professionale. È stata lei ad esprimere il desiderio di spegnere le sue 90 candeline in Questura, proprio per il suo attaccamento alla divisa e all’istituzione.

Ad inaugurare la stagione rosa della Polizia negli anni ’60, facendo da apripista alle donne oggi in servizio, anche la Dr.ssa Giuliana Bernardini, già vice Dirigente della Squadra Mobile di Ancona, Alda Nicolini e la Dr.ssa Fernanda Santorsola, già Primo Dirigente della Polizia di Stato, è stata la prima donna a guidare una Squadra Mobile in Italia. Nel 1981 le fu affidato questo incarico ad Ancona, infrangendo un tabù. «Volevo fare il magistrato ma allora, alle donne non era permesso. Certi incarichi non potevano essere ricoperti – racconta Santorsola. La riforma del 1981 ci ha aperto le porte ma le mentalità sono rimaste le stesse. La nostra lotta quindi, è stata tutta in salita. Il personale della Questura di Ancona mi ha accettato molto volentieri come dirigente della Squadra Mobile».

Fernanda Santorsola, prima prima donna a guidare una Squadra Mobile in Italia

Ad introdurre la giornata di festa, la Vice questore di Ancona Cinzia Nicolini. «È passato oramai più di mezzo secolo da quando la Polizia si è tinta di rosa, allorché nel 1960 le donne iniziarono a vestire la divisa e ad aiutare i colleghi uomini in particolari settori. Il personale femminile svolgeva funzioni circoscritte, inerenti alla prevenzione e all’accertamento dei reati contro la moralità pubblica e il buon costume, la famiglia, tutela del lavoro delle donne e dei minori. Con l’entrata in vigore del nuovo ordinamento dell’Amministrazione della Pubblica Sicurezza nel 1981, il Corpo di polizia femminile è stato disciolto ed è confluito nei ruoli del personale della Polizia di Stato. Ne è scaturito l’inquadramento delle assistenti di Polizia nel ruolo degli ispettori e delle ispettrici di Polizia nel ruolo dei commissari».

«Questa giornata ci ricorda le conquiste sociali, politiche ed economiche delle donne, ma anche le discriminazioni e le violenze di cui sono state e sono ancora oggetto. Oggi questa celebrazione, che è più di una festa, fa riflettere su un percorso che non è stato semplice e che ribadisce quanto sia stato arduo conquistare pari diritti e pari dignità. Perché accanto a chi si è battuto e ha vinto per la conquista di sacrosanti diritti, tante donne patiscono ancora oggi oltraggi, soprusi, violenze. Quindi  a fronte di  tante conquiste restano ancora altrettante discriminazioni.- commenta il Questore Oreste Capocasa-. C’è ancora un tratto di strada da percorrere per parlare concretamente di parità di genere. Dunque che tutti i giorni siano come l’8 marzo, che tutti i giorni dell’anno si festeggi il valore dell’essere donna».

«La Polizia vanta ben 15.502 donne che vestono la divisa. Tutte le donne e gli uomini che garantiscono la sicurezza contribuiscono allo sviluppo del Paese. La nostra ragione d’essere è lo spirito di servizio per la comunità– sottolinea il Prefetto Gabrielli-.  Spero che in futuro non ci sia più bisogno della Festa della Donna e che si riconosca il valore delle persone, siano essi uomini o donne perché poi la differenza la fa il valore di ognuno. Sono tra chi sostiene che a volte le feste segnano più una differenza che una condivisione: festeggiamo qualcuno una volta l’anno in modo che per gli altri 364 giorni si ritenga soddisfatto».

Prefetto Franco Gabrielli, Capo della Polizia – Direttore Generale della Pubblica Sicurezza

«Con grande soddisfazione devo registrare che il rapporto di questa città con le forze della Polizia di Stato è forte, è riconosciuto e percepito dalla cittadinanza, soprattutto in quelle zone e in quei quartieri dove ci sono problemi di ordine pubblico e di microcriminalità» afferma il sindaco di Ancona, Valeria Mancinelli. «Ammiro le donne della Polizia di Stato e tutti coloro che operano nell’apparato della sicurezza, spinti dalla passione per il loro lavoro. È necessario affrontare le sfide  che la quotidianità ci propone, a cominciare dall’accoglienza ai migranti» commenta il prefetto di Ancona, Antonio D’Acunto. Presenti alla celebrazione, numerose autorità locali, civili,  militari e religiose.

In occasione della Festa della Donna, in piazza Roma è tornato il camper della Polizia per il progetto “Questo non è amore” con a bordo operatori specializzati della Polizia di Stato e del personale sanitario per sensibilizzare l’opinione pubblica sui temi della violenza di genere e accogliere ed aiutare le persone vittime di tali comportamenti. Oltre alla distribuzione di volantini in varie lingue, vengono proiettati su un maxi schermo dei filmati sul tema della violenza contro le donne.

FOTOGALLERY DELLE CELEBRAZIONI DI QUESTA MATTINA 8 MARZO IN QUESTURA AD ANCONA

[R-slider id=”52″]

 

Ti potrebbero interessare