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Montemarciano, latitante da 5 anni “beccato” dai carabinieri mentre va in vacanza

È stato fermato ad un un posto di blocco lungo la Statale 16. Il 52enne moldavo era ricercato dalla Squadra Mobile di Rimini dal mese di giugno del 2015. Nel 2008 venne sorpreso in auto con un ucraino, nel mezzo avevano 600 grammi di cocaina

SENIGALLIA- Un 52enne moldavo è stato arrestato ieri (10 settembre) dai carabinieri della Compagnia di Senigallia a Montemarciano: era colpito da un provvedimento di cattura a seguito di una condanna a 2 anni e 8 mesi di reclusione per il reato di detenzione illegale di sostanze stupefacenti.

È stato fermato ad un un posto di blocco lungo la Statale 16 all’altezza di Marina di Montemarciano, mentre si trovava alla guida di una Kia Carneval con targa rumena: nell’auto con lui c’erano il genero, la figlia residente in Italia e i due consuoceri. Erano diretti a Rimini dove stavano trascorrendo un periodo di vacanza tutti insieme.

L’uomo ha cercato di evitare il controllo dicendo che aveva fretta, al contrario delle persone che si trovavano con lui. Dagli accertamenti è emerso che il 52enne, nato in Moldavia, era ricercato dalla Squadra Mobile di Rimini dal mese di giugno del 2015, in quanto colpito da un ordine di esecuzione per la carcerazione emesso dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Rimini, dovendo espiare la pena residua di 2 anni e 8 mesi di reclusione, in quanto condannato con sentenza definitiva per il reato di detenzione illecita di sostanza stupefacente.

I fatti da cui è scaturita la condanna risalgono al 5 novembre del 2008. L’uomo, all’epoca 41enne, venne arrestato: era in auto insieme ad un ucraino mentre trasportavano 600 grammi di cocaina. Dopo la condanna definitiva aveva fatto perdere le sue tracce.

Il ricercato, nella Caserma di Via Marchetti, è stato sottoposto alle operazioni di identificazione mediante le impronte digitali che hanno confermato l’effettiva identità dello stesso. Dopo la notifica del provvedimento di carcerazione, l’uomo è stato trasferito nel carcere di Montacuto.

 

 

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