Ancona-Osimo

La parola al “Pesciolino rosso”

Papà Gianpietro sarà a Offagna e Osimo per due serate intense di dialogo con genitori e figli per raccontare la tragica storia del figlio Emanuele. L'associazione da lui fondata sta portando avanti progetti per aiutare i giovani

OSIMO – Una testimonianza forte, di lotta contro la sofferenza, reazione e grande amore, sarà sviscerata attraverso due appuntamenti nei prossimi giorni.

Ospite papà Gianpietro che attraverso la storia del figlio Emanuele si racconterà a genitori e figli, martedì 28 febbraio nella chiesa del Ss. Sacramento di Offagna alle 20.30 e mercoledì 1 marzo alle 21 al teatro “La nuova Fenice” di Osimo grazie alla onlus “Il gabbiano”.

La sera del 24 novembre del 2013, Emanuele, un ragazzino di appena 16 anni della provincia di Brescia, uscì con i suoi amici. Decise di provare un “acido” che qualcuno degli amici più grandi gli offrì. La droga ebbe un effetto spropositato, il giovanissimo si gettò nel fiume Chiese e morì. Da quel giorno di dolore il padre Gianpietro Ghidini sta portando avanti una campagna di sensibilizzazione con la fondazione da lui creata “Ema – Pesciolinorosso”, che si occupa dello sviluppo di progetti innovativi con l’impiego di giovani in cerca di occupazione e ha anche l’obiettivo di far conoscere loro la pericolosità di assumere certe sostanze, spingendoli a cercare un dialogo con i propri genitori al posto di falsi amici.

A supporto di tale messaggio è stato realizzato il libro “Lasciami volare” che parla del rapporto genitori-figli, analizzato anche attraverso i post e i commenti nei trenta giorni successivi al tuffo.

Accanto al progetto è stata creata una pagina Facebook che è stata visitata da oltre dieci milioni di contatti, principalmente giovani e genitori, che condividono le tematiche discusse nei post.

Sarà proprio il papà a presentare il libro: “Lasciami volare – Dialogo per i genitori. Dialogo per i figli”.

PRESENTAZIONE
«Il dialogo genitori-figli non è scendere in guerra ogni giorno, non è attaccare o difendersi da un nemico e da qualcosa da cui ne usciranno vinti e vincitori! Piuttosto è un reciproco spogliarsi delle proprie certezze, del proprio sé, per fare spazio all’altro, al suo mondo, al suo modo di vedere le cose. La vita è un diamante con mille sfaccettature e non sempre riusciamo a coglierle tutte, soprattutto quando si tratta di cogliere quelle di chi ci sta di fronte. Il libro è molto intenso e nasce dalla sofferenza e da quel dolore atroce che nessuna famiglia e nessuna società civile dovrebbe mai provare, la morte di un ragazzo di 16 anni.

Difficile sintetizzare in poche parole cosa dice il libro. Sicuramente da leggere e da proporre a quanti, adulti, in ogni forma e modo hanno a che fare con i giovani, genitori, insegnanti, catechisti, e ai ragazzi, soprattutto a coloro che hanno smarrito la bussola, a coloro che non trovano la forza di dire ai loro genitori che stanno andando incontro a strade sbagliate, che stanno realizzando progetti che non coincidono con i loro sogni. Un libro doppio. Da un lato (dialogo per i genitori) scritto da esperti ed educatori che vorrebbero parlare ai ragazzi e nel contempo (dialogo per i figli) da riflessioni di figli che parlano ai genitori. Essere genitori è difficile, non te lo insegna nessuno, non c’è nessuna scuola da frequentare; al contempo essere figli è complicato non sempre ci si sente all’altezza dei propri genitori, non sempre si comprende che sbagliare qualcosa non significa essere sbagliati».

Il solo scopo della vendita del libro è la realizzazione dei progetti che l’associazione sta portando avanti per aiutare i giovani e per permettere a papà Gianpietro di girare per tutta Italia per raccontare la sua storia.

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