Attualità

La nuova primavera del classico

In 24 mesi si è passati dall'impossibilità di formare la prima classe del liceo fabrianese a un boom di iscrizioni che consentirà, risorse a parte, di poter dar vita a ben due sezioni per l'anno scolastico 2017/2018

L'ingresso della sede del Liceo Stelluti

FABRIANO – Due anni fa non era stato possibile formare una classe del 4° ginnasio del liceo classico “Stelluti”. A distanza di 24 mesi, le classi da formare per l’anno scolastico 2017/2018 saranno addirittura due.

Aula

«Non posso rispondere per il passato, ma probabilmente ad oggi c’è una riscoperta del valore dell’indirizzo scolastico, testimoniato da un aumento del 50 per cento di iscrizioni rispetto allo scorso anno. Si sta valutando se istituire due classi del primo liceo Classico, ci sono le condizioni per avere due sezioni, ma dipende dall’erogazione delle risposte che l’Ufficio Regionale Scolastico erogherà», conferma Dennis Luigi Censi, dirigente scolastico del liceo classico “Stelluti” di Fabriano. Il preside sassoferratese è stato un valente docente di Fisica e Matematica fino al 2009, quando cioè è stato nominato dirigente scolastico. Dal primo settembre 2016 è stato trasferito allo Stelluti di Fabriano.

Il dirigente scolastico nella redazione del giornale scolastico Il Linceo

«Ad oggi, ci sono i numeri sufficienti per due sezioni all’indirizzo Classico, altrettante per il Linguistico, e una ciascuno per Scienze umane e Economico-Sociale. Numeri che ci fanno molto piacere», conferma Censi.

Fondato nel 1889, lo Stelluti sta conoscendo una nuova primavera, grazie anche alle finalità che persegue: favorire lo sviluppo delle capacità critiche, della flessibilità di pensiero, di un metodo efficace di studio e di lavoro, individuale e cooperativo; dare competenze e strumenti adeguati per una formazione umanistica, scientifica e linguistica, che consentano di orientarsi con consapevolezza nella realtà politica, sociale, culturale e nel mondo del lavoro.
«Per centrare questi nostri obiettivi, abbiamo potenziato, nel biennio di tutti gli indirizzi, l’insegnamento della matematica con un’ora in più a settimana, utilizzando le risorse del cosiddetto organico di potenziamento», evidenzia il Dirigente scolastico.

Un laboratorio

Ma non solo. Al Liceo Linguistico, attraverso il progetto ministeriale Esabac, lo studente al termine del ciclo di studi ottiene un titolo di studio ambivalente: Diploma di Liceo Linguistico e Baccalaureato Francese.
Al Liceo delle Scienze umane, lo studente avrà un positivo inserimento in quei corsi di Laurea orientati alla preparazione di operatori nel campo della scuola e dell’educazione, delle comunicazioni, delle relazioni sociali, dei servizi alla persona e dell’integrazione.
Nell’ultimo indirizzo arrivato, Liceo Economico-Sociale, si fornisce una formazione di tipo liceale in ambito sociale, economico, un ambito tecnico scientifico, fornendo gli strumenti necessari per corsi di Laurea in ambito giuridico-economico e della comunicazione, con l’ulteriore elemento di innovazione rappresentato dall’insegnamento della seconda lingua straniera.

Spazi moderni per un insegnamento all’avanguardia

«Abbiamo tante attività extracurriculari: approfondimenti di russo e spagnolo, la band di istituto, il giornalino “Il Linceo”, il laboratorio teatrale e quello di discipline giuridiche e economiche, il corso di logica, il potenziamento di inglese nel primo liceo classico», sottolinea Censi.
Sicuramente, poi, la nuova struttura – all’interno della cittadella degli studi in località Santa Croce – ha aiutato. «È ampia e accogliente, dotata di tutti i servizi necessari per una scuola moderna. Un pò problematico per quel che riguarda le vie di accesso, come è noto, e sarebbe inoltre opportuno che in futuro all’interno della cittadella degli studi si possa realizzare un’aula magna a disposizione di tutti gli studenti. Dove potersi riunire per le attività collettive, come, ad esempio, le assemblea di istituto o particolari conferenze di interesse generale».

Sala professori

Dunque, i motivi di soddisfazione non mancano. «Vogliamo costruire – conclude il dirigente scolastico, Dennis Luigi Censi – una scuola che risponda ai bisogni della società, attenta all’evoluzione della stessa, proiettata verso il futuro, con al centro le attività dello studente e che, quindi, ispiri serietà e coerenza».

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