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La marijuana intercettata dai Carabinieri era destinata a Jesi

Il blitz del Nucleo Radiomobile ieri pomeriggio, 20 settembre, alla stazione di Fabriano, sul treno Roma-Falconara. Il valore della droga sequestrata si aggira intorno ai 12 mila euro

JESI – I 1.200 grammi di marijuana, per un valore sul mercato attuale che si aggira sui 12mila euro, erano destinati alle piazze di Jesi e della Vallesina.

Il blitz alla stazione ferroviaria di Fabriano dei Carabinieri del Nucleo Operativo di Jesi, diretto dal tenente Maurizio Dino Guida, è scattato nel pomeriggio di ieri. E, oltre al sequestro dell’ingente quantitativo di stupefacente, ha portato all’arresto di un nigeriano, N.B. di 27 anni, il corriere, residente a Roma – ma il biglietto per viaggiare era stato acquistato in un’altra stazione – con precedenti specifici e in possesso di un permesso di soggiorno per protezione sussidiaria.

Dopo essere stato condotto in caserma e fotosegnalato, su disposizione del magistrato è stato ristretto nel carcere di Ancona.

I 1.200 grammi di marijuana sequestrati

Come spiega il comandante della Compagnia di Jesi, maggiore Benedetto Iurlaro, «acquisita l’informazione abbiamo mosso le nostre pedine e approntato un sistema per poter condurre e buon fine l’operazione. E siccome sapevamo che la droga era destinata a Jesi, abbiamo ritenuto opportuno agire alla stazione di Fabriano per motivi di strategia investigativa».

E non è la prima volta che succede. Anche in un’altra circostanza, e sempre per una partita di droga da immettere sul mercato cittadino, i Carabinieri di Jesi avevano agito con successo alla stazione ferroviaria di Fabriano.

Così, sin dalle ore 16 di ieri, 20 settembre, militari del Nucleo Operativo presidiavano il posto in attesa del regionale veloce delle 16.45, proveniente da Roma e diretto a Falconara, dove si riteneva viaggiasse – secondo l’informativa – un giovane di colore che trasportava sostanze stupefacenti.

Il “pacco”, confezionato con cellophane e reso praticamente inodore rispetto alla marijuana che ne emana uno tipicamente acre, era intriso di una sostanza profumata proprio per non attirare l’attenzione di alcuno.

E i militari, scattata l’ispezione al convoglio, riuscivano a individuarlo all’interno di uno zaino di pelle verde, posizionato tra le gambe di un giovane di colore – l’unico sul treno – in quel momento appisolato all’interno della terza corrozza e che, vistosi scoperto e braccato, in un primo momento aveva cercato di giustificarsi dichiarando che all’interno dello zaino c’erano soltanto effetti personali.

Ma era agitato e gli tremavano le mani…

Dall’inizio dell’anno e sino al 31 agosto scorso ha, poi, sottolineato il comandante Benedetto Iurlaro, sono stati complessivamente 124 gli arresti effettuati dai militari della Compagnia di Jesi.

 

 

 

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