Attualità

La Francia al voto con l’incubo terrorismo

Il Paese transalpino oggi alle urne per scegliere il nuovo presidente in un clima di tensione a causa dell'estremismo. Le voci degli italiani che ci vivono

Parigi vista da Stefania Masè

JESI – Emmanuel Macron, François Fillon (destra), Marine Le Pen (estrema destra) e Jean-Luc Mélenchon (estrema sinistra). Sono i quattro candidati alla presidenza della Francia. Oggi si vota nel Paese transalpino, sempre più scosso dall’incubo terrorismo, che anche qualche giorno fa è tornato con prepotenza di attualità.

Tanti gli italiani che, per studio o lavoro, possono raccontare in prima persona il clima che si respira. «Subito dopo la tragedia del Bataclan e gli altri attentati – racconta Cecilia Marchetti da Parigi – la vita è ripresa normale, la gente è tornata a muoversi, a uscire, e ultimamente anche il numero dei turisti sta risalendo. La presenza di militari e polizia è sempre stata più o meno costante. La mia impressione è che in questi ultimi due anni ci siano stati dei momenti di maggiore tensione, alimentati dall’intensificazione dei controlli in strada, dagli elicotteri, dai militari nei quartieri. Adesso, con le elezioni, siamo in uno di quei momenti. Ma onestamente non so nemmeno se si è trattato di una mia percezione, o di qualcosa di reale. Per quanto riguarda l’ultimo episodio di terrorismo poi, ovviamente, la reazione non è stata nemmeno paragonabile a quella degli attentati precedenti. Le elezioni invece sono estremamente sentite, da qualche mese a questa parte sono uno degli argomenti principali di conversazione, se non l’unico, e sono tutti molto coinvolti. L’impressione che ho è comunque di una situazione di incertezza totale e nessuno sembra ancora avere le idee chiare».

Tutt’altro clima a sud-ovest della Francia. A Bayonne – evidenziano Stefania Masè e Nicola Amici –, il clima è molto più tranquillo rispetto a Parigi. La zona è ricca e la presenza di migranti, che in altre parti del Paese sta creando qualche tensione, è molto limitata. Per quanto riguarda le elezioni, seguendo le reti francesi, possiamo dire che Macron è stato onnipresente, mentre la Le Pen sembra crescere nei sondaggi ogni volta che si verificano atti terroristici o presunti tali. Abbiamo comunque notato che i telegiornali qui sono molto più sobri e, se così possiamo dire, razionali. A differenza dell’Italia, dove si punta maggiormente sull’emozione e, nel caso specifico, sulla paura. A Parigi, il clima è sicuramente diverso. Siamo stati nella capitale prima del Bataclan e ci siamo tornati dopo, l’aria era differente. Ma potrebbe anche essere stata una nostra percezione».

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