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La Creatività per far rinascere il territorio

Questa mattina all’Oratorio della Carità a Fabriano l'incontro promosso dalla Fondazione Aristide Merloni, con la partecipazione, fra gli altri, della direttrice Generale Unesco Irina Bokova, e del ministro dei Beni Culturali Dario Franceschini

Francesca Merloni per il progetto Rinasco

FABRIANO – La creatività per rinascere. Questo il messaggio, forte e chiaro, che è scaturito dalla mattinata intensa di lavoro, svoltasi oggi 21 luglio all’Oratorio della Carità a Fabriano. Nell’ambito della manifestazione promossa dalla Fondazione Aristide Merloni, Rinasco, le città creative per l’Appennino, che ha visto la partecipazione – fra gli altri – del Direttore Generale Unesco Irina Bokova, e del ministro dei Beni Culturali, Dario Franceschini.

A fare gli onori di casa, l’anima di Fabriano città creativa Unesco, Francesca Merloni.
Il primo a prendere la parola è stato il sindaco di Fabriano, Gabriele Santarelli. «Non potevamo immaginare un battesimo migliore per la nostra Amministrazione. Da oggi parte la preparazione per il meeting delle città creative dell’Unesco che ospiteremo nel 2019. Coalizzare le forze per presentare la città che prende consapevolezza di ciò che ha. Per noi, questo sarà un brand che ci guiderà per sviluppare ciò che abbiamo, collaborando in modo fattivo con chiunque».

Il sindaco Gabriele Santarelli e il Governatore Luca Ceriscioli

Quindi, è stata la volta del presidente della Regione Marche, Luca Ceriscioli. «La dimensione della creatività è strategica, rappresenta uno strumento che ci permette di cambiare velocemente in un mondo ad alta tecnologia. Ci vogliono occhi nuovi anche per ciò che è accaduto lo scorso anno con il sisma del Cnetro-Italia. Occorre invertire il trend dello spopolamento dell’Appennino favorendo nuove condizioni socio-economiche, oltre le forme tradizionali, e percorrendo nuove vie partendo dalla creatività».

Il segretario generale del consiglio direttivo della commissione Nazionale per l’Unesco, Enrico Vicenti, occorre puntare sui percorsi culturali e turistici. «È fondamentale che le cinque città creative Unesco italiane sappiano collaborare e fare azione sinergica. Creatività e cultura, ricerca tecnologica, partenariati pubblici-privati, confronti sulle buone pratiche, queste le vie da percorrere.

Successivamente, si è svolta una tavola rotonda alla quale hanno preso parte i rappresentanti delle cinque città italiane creative. «Bologna è città creativa dal 2006 per la musica», ha ricordato Federica Mazzoni, presidente della commissione Cultura del capoluogo Emiliano. «Abbiamo intrapreso tante iniziative per la promozione del settore musicale, nello sviluppo dell’imprenditoria musicale attraverso corsi di formazione, ricerca pilota sull’impatto che la musica ha in termini qualitativi e quantitativi sull’economia e nel sociale di Bologna. Abbiamo valorizzato la musica come patrimonio culturale per la città e i turisti facendola diventare, sempre più, uno strumento di marketing. Vogliamo, alla luce del Protocollo di intenti firmato – proprio qui a Fabriano nell’ottobre del 2016 – con le altre città italiane, essere sempre più protagoniste, insieme, all’interno del network Unesco».

Obiettivo condiviso da Francesca Leon, assessore alla Cultura del Comune di Torino, città creativa Unesco per il design dal 2014. «La rete Unesco ha rappresentato per noi uno strumento fondamentale per poter ridisegnare Torino. Obiettivo lavorare sul design dello spazio pubblico, dei servizi, dell’accessibilità agli spazi e contenuti, partendo dalle persone per la costruzione dei servizi».

Gabriele Righi, rappresentante del comune di Parma, città creativa per la gastronomia dal dicembre 2015, «non si può non partire dal nostro immenso patrimonio, anche eno-gastronomico, per valorizzare il territorio a 360 gradi».

Infine, Luca Bergamo, vicesindaco e assessore alla Cultura di Roma, città creativa per il cinema dal dicembre 2015, «occorre mettere in campo tutte le possibili politiche ponendo al centro la creatività per dar vita a un’economia ad alto valore aggiunto».

Prima della lunga intervista del notista del Corriere della Sera, Massimo Franco, al DG Unesco, Irina Bokova, Francesca Merloni ha evidenziato come questa iniziativa voglia reinterpretare ciò «che un territorio vuole essere rimodulando il passato e presente. Fabriano è una città manifatturiera, ma avevamo bisogno con questo riconoscimento di aprire una nuova strada. Grazie a mio padre, Francesco Merloni, per averci sempre sostenuto. Gli eventi che abbiamo organizzato hanno avuto come tema la città, mettendo tutto a disposizione di tutti. Ora abbiamo stilato un decalogo, il manifesto di Portonovo, per la città ideale-reale che troveranno a San Ginesio, la propria attuazione e che domani, 22 luglio, presenteremo in questo luogo».

Massimo Franco intervista Irina Bokova

Bokova ha evidenziato come sia fondamentale avere un grande amore per la propria terra «per rendere, così, efficaci le competenze e i mezzi a disposizione. Ringrazio Francesca Merloni per l’invito e per l’occasione che mi hanno dato per conoscere Fabriano, una città meravigliosa sotto tutti i punti di vista. La creatività è fondamentale per ripensare alle città, un loro nuovo sviluppo in chiave sostenibile. Anche perché la creatività si può applicare in qualsiasi campo: economico, sociale, ambientale, nel lavoro, nell’arte, nell’industria».

Il ministro Dario Franceschini

Infine, l’intervento del ministro Franceschini. «Protezione del patrimonio culturale e la cultura come strumento di dialogo, questi i capisaldi della riunione del G7 che si è svolto a Firenze. Abbiamo l’occasione di individuare una nuova strada per il futuro con i temi culturali che, finalmente, sono diventati centrali nel dibattito politico nazionale, l’art-bonus lo dimostra. Investire in cultura significa far bene alle menti e all’economia. La grande sfida è convincerci del fatto che avere il più grande patrimonio culturale del mondo non è solo un dovere tutelarlo e, soprattutto, non è sufficiente. Bisogna saper investire sul presente unendo le opportunità della rete e del digitale con la creatività italiane e, quindi, dando opportunità impensabili. Un artigiano delle Marche aveva come potenziale mercato un’area geografica ristretta, ora invece ci si può offrire al mondo. Investire su presente e futuro e le città, in quest’ottica, possono fare molto perché individuano le eccellenze e la creatività prima e meglio di molte altre Istituzioni».
Una volta terminati i lavori, ci si è spostati nella sede della Pinacoteca civica di Fabriano per poter ammirare la Tavola Aurea di Rossella Vasta e le installazioni immersive interattive proposte da Paolo Buroni.

La Tavola aurea

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