Attualità

Rito purificatorio a San Giuseppe, arrivano i carabinieri

A chiamare i militari sono stati i residenti, ignari dell'iniziativa organizzata nell'ambito della settimana contro il razzismo, svoltasi sotto la copertura del Campo Boario

JESI – Rito purificatorio a San Giuseppe per la “Settimana contro il razzismo”. L’esperimento, che aveva già fatto discutere i residenti piuttosto critici all’idea di dove purificare “dal male” il quartiere, è finita con l’arrivo dei carabinieri. A chiamare i militari sono stati i residenti ignari dell’iniziativa svoltasi sotto la copertura del Campo Boario.

Un momento del rito a San Giuseppe

Fuochi e tamburi, dopo cena, hanno spaventato i cittadini che si sono rivolti alle Forze dell’ordine pensando al peggio. Presenti alla manifestazione il vice sindaco Luca Butini, che ha spiegato gli accadimenti ai carabinieri, arrivati in auto al parco. L’evento organizzato dalla Pro Loco con Alessandro Tesei e Luca Vangoni era un rituale pagano ispirato alla psicomagia di Alejandro Jodorowsky. Il rito è iniziato con la lettura di alcuni luoghi comuni sul quartiere, fra i più multietnici della città. Poi fuochi, una danzatrice, tamburi, una pianta di alloro affidata alle cure dello storico bar del rione, nel buio della notte che ha preoccupato i residenti tanto da chiamare i carabinieri.

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